La letteratura abbraccia ormai i generi più disparati e al giorno d’oggi non sorprende che esistano anche testi dedicati al settore dell’intrattenimento o del gioco da sala.
D’altro canto Las Vegas ha stravolto la concezione stessa del tavolo verde e i giochi di carte americani si sono diffusi nel giro di pochi anni in tutto il mondo, compresa l’Italia, che nel 2020 tra l’altro ha registrato un aumento del numero di lettori. Sono dunque diversi gli autori che hanno voluto scrivere di proprio pugno una pubblicazione dedicata espressamente a questo ambiente o ad alcuni specifici giochi. Sebbene non goda della stessa popolarità del poker, anche il blackjack vanta dei volumi a tema, non necessariamente romanzati.
Tra i titoli più gettonati tra gli appassionati emerge “Bringing Down The House”, uscito nel 2003 e scritto da Ben Mezrich, che sottolinea come le capacità mnemoniche dei giocatori possano essere determinanti in una partita a 21. L’autore stesso assistette di persona alle partite di grandi giocatori per farsi un’idea concreta della situazione e rappresentare al meglio la realtà del tavolo verde quando si gioca a blackjack. Si tratta di un titolo piuttosto noto nell’ambiente, ma si concentra sul blackjack, conosciuto anche come “21”. L’autore aveva conosciuto dei giocatori in grado di utilizzare al massimo la propria dote mnemonica e apprese molto dalle partite alle quali aveva assistito dal vivo.
“Batti il banco” di Edward Thorp, invece, è datato 1966 ed è uno dei libri più datati sull’argomento, nonché uno dei più diffusi. Per gli amanti del blackjack è una manna dal cielo, perché sviscera il conteggio delle carte e le strategie avanzate studiate per il blackjack. I giocatori vedono ossessivamente nel banco il loro unico avversario e sanno che devono inventarsene sempre una nuova per riuscire a batterlo e mettere le mani su un cospicuo gruzzoletto.
Un altro libro che approfondisce il tema è “Blackjack professionale” di Stanford Wong. Pubblicato nel 1975, il testo parla già del blackjack in relazione ai computer e alla realtà informatica, descrivendo in maniera del tutto originale e particolareggiata la pratica del conteggio delle carte. “Blackjack Bluebook di Fred Renzey” del 2006, invece, è rivolto soprattutto ai giocatori già formati e navigati. Un libro aggiornato e moderno, che non trascura la dimensione delle piattaforme di intrattenimento online, da anni diventate la palestra virtuale di migliaia di esperti dei giochi di carte.
Infine, non si può non citare “Il grande libro del Blackjack e dei giochi da casinò” del 2011. Gli autori sono Margherita Bonaldi e il giornalista Dario de Toffoli. Una pubblicazione italiana, quindi, che si concentra sul blackjack senza snobbare però altri giochi simili o attinenti, spiegandone le peculiarità nel dettaglio. Una lettura apprezzata anche da chi ha poca dimestichezza con le carte, così da prendere confidenza con le regole e iniziare a carpire le atmosfere che permeano il tavolo verde quando si fa sul serio o quando si gioca per puro diletto. Insomma, i giochi da casinò possono vantare già intere antologie e cumuli di pubblicazioni destinate ad essere ricercate dagli appassionati. A questo punto non possiamo escludere che da qui al 2030 le case editrici non si curino di supportare molti altri libri ancora sull’argomento.