Spese di casa: i consigli giusti per risparmiare sulle utenze domestiche

Le bollette di casa sono tra quelle spese ricorrenti che possono mettere in difficoltà una famiglia. Il risparmio, dunque, diventa una strategia di sopravvivenza che richiede un minimo d’impegno per conoscere i mercati di riferimento (luce, gas, telefonia), sfruttandone le occasioni ed evitando i costi inutili. Troppo spesso, infatti, è la pigrizia o l’inerzia che ci porta a sopportare spese eccessive o a rinnovare contratti di fornitura fuori mercato.

Andare alla ricerca delle informazioni necessarie per tutta la rete è impensabile. Fortunatamente, però, esistono risorse online che tengono aggiornati i propri utenti sulle novità, sulle offerte più convenienti e forniscono tutti gli approfondimenti necessari per saper confrontare le tariffe e scegliere il fornitore più conveniente. Tra le risorse più valide possiamo senz’altro segnalare il portale di News di Compara Semplice: un prodotto editoriale ricco d’informazioni sul mondo del risparmio e delle tariffe online per le utenze di casa e le assicurazioni RC Auto.

Ecco alcuni dei migliori consigli offerti dal blog.

Bolletta luce e gas: ogni quanto cambiare fornitore

Al contrario di quanto si possa pensare, il cambio di fornitore luce e gas non comporta alcun disagio per il consumatore. E, nella maggior parte dei casi, neanche costi di disdetta o di attivazione della nuova tariffa. Si tratta, dunque, di un passaggio semplice e senza impatti sull’utilizzo dell’energia elettrica in casa e del riscaldamento poiché è garantita la continuità della fornitura.

Un vantaggio indubbio per tutti gli utenti che possono scegliere la tariffa più conveniente del momento e che vogliono passare dal mercato tutelato (che terminerà a luglio 2020) al mercato libero.

Per cogliere le occasioni offerte dal mercato libero, è richiesto che il consumatore diventi più mobile rispetto al passato. Vale a dire che non rimanga necessariamente fedele al proprio fornitore per tutta la vita. La mobilità, infatti, permette di spostarsi da una promozione all’altra, sfruttando, di volta in volta, il vantaggio offerto dalla concorrenza tra fornitori. Ma, ogni quanto conviene cambiare offerta? La risposta a questa domanda chiave è nella struttura delle offerte stesse.

Solitamente i venditori propongono tariffe promozionali bloccate per un anno. Al termine di tale periodo, il costo della materia prima (energia elettrica o gas) viene rivalutato sulla base delle mutate condizioni del mercato. In questa fase viene data la possibilità al cliente di valutare le nuove condizioni economiche della fornitura e scegliere di conseguenza se cambiare o rimanere. Allo scadere di ogni anno contrattuale, dunque, arriva il momento giusto per confrontare la nuova proposta con le offerte del mercato e capire cosa conviene di più.

Bolletta Internet e telefono: conviene ancora richiedere il modem?

Con delibera 348/18/CONS (entrata in vigore il 31 dicembre 2018), l’Agcom ha introdotto normativamente il concetto di libertà di scelta del modem da parte del consumatore. Fino ad allora, infatti, i provider Internet e telefono avevano proposto solo offerte che prevedevano l’acquisto abbinato obbligatorio di un dispositivo modem. Un device che, nella maggior parte dei casi, viene pagato in bolletta a un prezzo decisamente oltre la media dei dispositivi disponibili sul mercato.

Dopo diverse vicissitudini, oggi l’obbligo non sussiste più. O meglio: i provider sono obbligati a proporre una versione delle offerte senza modem obbligatorio. La soluzione potrebbe essere, dunque, l’acquisto in autonomia del modem/router secondo le proprie esigenze e l’attivazione dell’offerta senza dispositivo. Conviene davvero?

Attualmente, le offerte senza router hanno un costo di poco inferiore a quelle che prevedono l’acquisto abbinato del dispositivo. Inoltre, alcuni provider (Fastweb, Tiscali) offrono il dispositivo in comodato d’uso gratuito. Se, dunque, la convenienza economica non fa pendere l’ago della bilancia sulla soluzione senza modem, c’è un’altra considerazione da fare. L’acquisto in autonomia di un modem/router presuppone la capacità di configurare il device secondo le indicazioni tecniche fornite dal provider; il modem fornito, invece, si configura automaticamente una volta connesso alla rete. La configurazione è un intervento che non è alla portata di tutti e potrebbe limitare la qualità del servizio offerto dal provider.

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