#5 Consulente di Comunicazione – Intervista a Rosa Giuffrè

Siamo arrivati al quinto appuntamento della nostra rubrica #LeVieDelWeb dedicata ai lavori digitali. Oggi torneremo a parlare di Web Marketing concentrandoci su una professione particolarmente interessante e utile in un contesto come quello delle imprese italiane: il Consulente di Comunicazione.

L’Italia è un Paese fatto di piccole e medie imprese, molto spesso territoriali e familiari. Artigiani, meccanica di precisione, falegnamerie e arredamento, agricoltura e food, turismo e strutture alberghiere, ma anche informatica, tecnologia… Questi sono i poli d’eccellenza dell’Italia, grazie al quale riusciamo ad esportare e a far valere il Made in Italy in tutto il mondo.

Ma quante aziende hanno veramente successe e quante “si comunicano” nel modo giusto?

Cosa fa un Consulente di Comunicazione?

Ecco allora inserirsi in questo scenario “tradizionale” il web e in particolare la comunicazione digitale. Nel 2015 internet è già da anni uno strumento di uso comune, accessibile a tutti, sia da casa che dal telefono cellulare. Presidiare questo canale comunicativo diventa indispensabile per emergere dalla massa e riuscire a raggiungere i potenziali clienti.

Ma come fanno a scoprire e a sfruttare il web, le centinaia di migliaia di micro e piccole imprese italiane? Qui entra in gioco il Consulente di Comunicazione, quella persona che ha il compito di “educare” e “guidare” gli imprenditori nella transazione al digitale. Se prima ruotava tutto intorno al prodotto, oggi si parla sempre più di persone e valori, i social diventano il teatro delle conversazioni e delle decisioni d’acquisto e le persone si aspettando il un contatto con altre persone e non con una generica impresa.

Un’imprenditore per poter “partecipare” – qualcuno definisce la partecipazione come la quinta P del marketing – ha bisogno di in-formarsi. Deve accogliere nella sua azienda la Cultura Digitale ed essere guidato per mano nella riorganizzazione aziendale. Un consulente di comunicazione ha il delicato compito di comprendere a pieno l’impresa che sta aiutando e il mercato di riferimento. Studiare il posizionamento attuale e quello dei competitor, realizzare una strategia e cercare di portarla avanti cooperando con l’imprenditore. Sono solo alcuni dei passi pratici che vanno seguiti, ma tutto deve essere sempre accompagnato con la diffusione della cultura digitale: cambiare azienda senza cambiare testa è impossibile!

comunicare nel web

La nostra intervista a Rosa Giuffrè

Oggi ho il piacere di ospitare Rosa Giuffrè che ci racconterà come vive e come lavora una consulente di comunicazione. Prima di mettersi in proprio, Rosa ha cominciato la sua attività come grafica freelancer e successivamente ha lavorato in diverse agenzie e ha ricoperto il ruolo di Art Director e Responsabile Comunicazione in diverse aziende. Oggi è un’affermata Consulente di Comunicazione, gestisce il blog FuturoSemplice.net e ha pubblicato il suo libro “Cambia testa e potenzia la tua azienda con la cultura digitale” per la collana Web Book di Dario Flaccovio Editore.

Sei pronto? Ecco l’intervista di Rosa Giuffrè.

1. Molti ti conoscono online per il tuo lavoro di Consulente di Comunicazione. I nostri lettori però vogliono sapere chi è veramente Rosa Giuffrè. Raccontaci qualcosa di te, quali sono le tue passioni e i tuoi interessi?

Sono una semplicissima “ragazza” (dai… si può ancora dire ragazza?) di provincia. Un po’ spartana e genuina. Amo vivere nel mio paese in provincia di Como ‘vista Svizzera’ e non in città perché si respira ancora l’atmosfera a misura d’uomo che amo. Amo la musica lirica, il silenzio e spesso adoro stare sola (strano eh per una “social media cosa”). Vorrei fare più sport, ma mi rendo conto di essere diventata un po’ pigra… Vado matta per i pomodori secchi, i talent show musicali e non posso vivere senza aver iniziato e finito la mia giornata col naso al cielo perché credo “Tutto posso in Colui che mi dà forza” (Fil.4,18).

2. Ora che ti conosciamo un po’ meglio possiamo parlare della tua professione. Come hai iniziato la tua carriera? C’è stato un evento in particolare che ti ha fatto “scattare la scintilla”?

Il mio percorso professionale non è mai stato lineare anche se ha sempre avuto un solo comune denominatore: la comunicazione. Da grafica freelance, sono passata a essere titolare di un’azienda. Nel 2001 ho subito un allagamento e ho dovuto chiudere tutto accollandomi ogni singolo debito (alla faccia delle startup e di chi le dovrebbe aiutare). Mi sono rimboccata le maniche e mi sono iscritta all’università mentre ho continuato a lavorare come dipendente in diverse PMI.  Quando però hai un’istinto che ti parte dal cuore non puoi frenarlo… è così che nel 2012, il 18 giugno, giorno del mio compleanno, mentre stavo vivendo una situazione personale e professionale triste e molto pesante (la mia azienda era in crisi ed ero stata designata al reparto produzione, scalzata dall’ufficio comunicazione), ho deciso di regalarmi un blog che ho chiamato Futurosempliceil futuro è semplice… è la gente che è troppo complicata“. Nessuno può portarti via la speranza di un futuro migliore, no?  Ho cominciato ad abitare i social quotidianamente, a studiare, partecipare a eventi e a formarmi fino a quando è diventato il mio lavoro full time.

3. Quanto tempo dedichi al tuo lavoro e come concili il tempo libero con quello lavorativo?

Il tempo libero quando lavori da libero professionista te lo devi imporre. Di fatto potresti non staccare mai! Io lavoro dal lunedì al venerdì 10 ore al giorno. Il sabato mattino se ho urgenze, raramente il sabato pomeriggio, ma mai la domenica. La domenica non si lavora, punto.

4. Ci puoi descrivere la tua giornata “tipo”?

Sveglia 7.30, colazione, preghiera, tg e via… lavoro in ufficio o per clienti (faccio spesso corsi di formazione aziendale in tutta Italia) pranzo verso le 13 e alle 14 sono già nuovamente operativa. Chiudo verso le 18.30 e se serve arrivo fino alle 19.30/20. In mezzo a tutto questo cerco di dedicarmi a fare passeggiate: come ti dicevo… sono pigra, ma adoro camminare. Mi rigenera la testa.

5. Parlaci degli strumenti che secondo te sono indispensabile per un Consulente di Comunicazione. Tu in particolare, quali usi?

Strumenti online? Io sono Google dipendente: da Drive a Calendar, da Google trend a Google News e Google Analytics! Impossibile farne a meno. Per ciò che riguarda la programmazione e l’analisi social uso Hootsuite che serve anche per selezionare e seguire gruppi di account di interesse. Uso molto Asana per i lavori in team. Canva per la realizzazione di immagini per il web, ma uso anche il pacchetto Adobe (photoshop in primis). Infine trovo molto utili i componenti aggiuntivi di Chrome come ad esempio Bitly che permette di accorciare e tracciare link.

6. Vorrei farti una domanda legata alla tua quotidianità: come Consulente di Comunicazione, che si occupa di sviluppare delle strategie digitali, ti troverai spesso a rapportati con imprese dove c’è ancora una forte cultura “analogica” e tradizionale. Quali sono le maggiori difficoltà per far comprendere alle imprese che il Digitale è la migliore strada da intraprendere?

Mi auto cito… “cambiare testa!” Sì, questa è la maggior difficoltà ed è quello che racconto nel mio libro “Cambia Testa e potenzia la tua azienda con la cultura digitale“. Le aziende sono interessate al mondo del digitale, ma non culturalmente pronte. Nelle nostre PMI e micro imprese il management è composto ancora da persone che non sono nativi digitali e necessitano di formazione. Il problema nasce quando vogliono formazione, ma rimangono con lo stesso approccio al business degli anni 90. Spesso è necessario un leader interno che faccia da apri pista e concretamente di un minimo di fiducia verso consulenti che piano piano dimostreranno con risultati concreti che la via corretta per rilanciare le attività verso il futuro è questa.

7. Secondo te, quali sono le qualità che deve avere una persona che vuole intraprendere questa professione?

Passione, dedizione, pazienza, perseveranza e resilienza. Io per fare ciò che ho fatto (e mi considero un piccolo orticello, sia chiaro) sono presente nel web quotidianamente costruendo relazioni da metà 2012. Nel web e sui social è necessario il concetto che ho coniato di “lucida trasparenza”: avvicinarti a qualcuno solo per ricevere beneficio di business è fallimentare perché se è vero che siamo online per lavoro è pur vero che prima di essere collaboratori devi conoscere e stimare una persona. Consiglio vivamente a tutti: orecchie basse, apertura, voglia di imparare e tanta serenità. Si sbaglia (quanti sbagli ho fatto anche io!! E QUANTI NE FARÒ!), ma è solo così che si impara. Lucida trasparenza significa essere sinceri, rivelarsi per ciò che si è, ammettere quello in cui si è bravi e quello in cui non lo si è… il web e i social, rivelano prima o poi ciò che sei!

8. Ti senti appagata dal tuo lavoro?

Tantissimo 🙂 Assorbe molto e come due fidanzati a volte “litighiamo” e necessitiamo di sospendere i “rapporti” per un po’… ma non per molto perché altrimenti non ce la facciamo.

9. All’estero molti professionisti divulgano il loro reddito, ed esistono classifiche sugli stipendi dei top manager. Da noi il tema “soldi” è sempre stato visto come un tabù. Ci piacerebbe rompere questo tabù e parlare più concretamente delle possibilità economiche che offre questo lavoro. Non ti chiederò una cifra netta, ma sarebbe bello poterti collocare in uno di questi range di guadagno medio mensile: “0-1000” “1000-2000” “2000-3000” “oltre 3000”

Magari potessi dirti che al mese guadagno in modo continuativo “2000-3000” euro… non è così. Alcuni mesi fatturi, altri no. Diciamo che la via di mezzo però è quella che potrebbe essere la più equa 😉 (o quella in cui tutti speriamo!).

Spero che questo articolo, insieme alla favolosa intervista di Rosa, ti abbia chiarito le idee sul lavoro del Consulente di Comunicazione. Ti ricordo il suo libro “Cambia Testa e Potenzia la tua Azienda con la Cultura Digitale“, anche se il libro è rivolto sopratutto a imprenditori che vogliono dedicarsi alla comunicazione digitale, può rivelarsi sicuramente uno strumento interessante anche a chi ne vuole sapere di più sul web marketing e sulla cultura digitale in generale.

Se hai qualche domanda ti invito a commentare qui sotto, io e Rosa saremo felici di chiarire i tuoi dubbi. Ed ora sei pronto a cambiare testa?

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