Le nuove tecnologie negli ultimi due decenni hanno rivoluzionato la vita quotidiana e hanno avuto un impatto enorme sul mondo del lavoro. Addirittura sono nate tutta una serie di professioni legate al mondo dell’high tech del digitale, con nuove figure che si occupano di aspetti indispensabili per ogni azienda, anche se fino a qualche anno fa nessuno ne aveva mai sentito parlare.
Fra questi c’è il SEO specialist, ovvero colui che si occupa della SEO. Questa è la definizione tecnica, e anche abbastanza ovvia, ma in senso più concreto cosa significa? Se si volesse dare una spiegazione molto breve si può dire che è l’esperto in grado di intervenire su un sito affinché questo si trovi in una posizione alta nei risultati di ricerca quando un utente fa una ricerca su un motore su di un dato argomento. Insomma fa in modo che il sito sia più semplice da trovare.
Non certo un traguardo da poco, in un’epoca in cui non farsi trovare sul web vuol dire essere invisibili. Se poi si ha un e-commerce o un comunque un sito che pubblicizza la propria attività, diventa indispensabile comparire proprio quando una persona in target sta cercando il prodotto o servizio offerto. E non si faccia l’errore di pensare che queste tecniche interessano solo le grandi azienda, anzi; osservando i risultati ottenuti dallo SEO specialist SimoneElle si può notare come una buona strategia di posizionamento fa la differenza anche per piccole attività o lavoratori autonomi.
L’obiettivo di una strategia SEO
L’obiettivo finale di una strategia SEO è quello di aumentare il traffico verso un determinato sito web, ovvero quello di ottenere più “lead”, i primi contatti con gli utenti. La cosa importante però è far atterrare sul proprio dominio persone in target, quelle che realmente possono essere interessate al prodotto o al servizio offerto. Diversamente non solo sarà impossibile trasformarle da contatti sul web a clienti paganti, ma si tramuteranno addirittura in un danno di immagine: Google infatti penalizza quei siti che vengono abbandonati velocemente dagli utenti.
La ricerca delle keyword
Qualsiasi analisi o tecnica per cercare di migliorare la visibilità del proprio sito sul web passa dal’individuazione delle corrette parole chiave. Attenzione però: non è detto che le keyword migliori da utilizzare siano quelle più ovvie, anzi. Se per esempio si ha un e-commerce che vende prodotti per il make up, sarà pressoché impossibile comparire in alto nella SERP giocando su parole come trucco o rossetti. Qui ci sono già i grandi marchi, che hanno a disposizione capitali ingenti da investire nelle sponsorizzazioni. Per attività più piccole è necessario giocare su posizionamenti più di nicchia, individuando un target specifico, talvolta anche geolocalizzato, e lavorando su quello.
Dove si inseriscono le keyword
Una volta scelte le parole chiave, queste devono essere inserite in diverse aree del sito. Nell’indirizzo delle diverse pagine del sito, per esempio, ma anche nelle schede prodotto, nelle descrizioni e in tutti i testi che descrivono l’attività. Eventualmente anche nel blog, se ci fosse, e anche nella descrizione delle immagini; una fonte di traffico, quest’ultima, che i non addetti ai lavori troppo spesso trascurano.