Nel vasto mondo del web, c’è una nuova specie di esploratori digitali che sta facendo parlare di sé: i crawler AI. Non sono i soliti bot che conosciamo da anni, ma qualcosa di più sofisticato e, potenzialmente, più invasivo. Se hai un sito web, è il momento di prestare attenzione.
Cosa sono esattamente i crawler AI?
Immagina dei mini-robot digitali, instancabili e curiosi, che si intrufolano nel tuo sito per raccogliere informazioni. A differenza dei crawler tradizionali, questi immagazzinano e forniscono i dati a società specificatamente specializzate in intelligenza artificiale. Inoltre essi analizzano e comprendono i contenuti, grazie a sofisticati algoritmi LLM, i in modo più approfondito.
Lista completa dei crawler AI
A seguire una lista completa dei più importanti Crawler AI:
- AdsBot-Google
- Amazonbot
- anthropic-ai
- Applebot-Extended
- Bytespider
- CCBot
- ChatGPT-User
- ClaudeBot
- Claude-Web
- cohere-ai
- Diffbot
- FacebookBot
- FriendlyCrawler
- Google-Extended
- GoogleOther
- GPTBot
- ImagesiftBot
- img2dataset
- omgili
- omgilibot
- PerplexityBot
- YouBot
I principali crawler AI sul campo
Ecco un elenco dei crawler AI più noti, con una breve descrizione di ciascuno:
- GPTBot: Il crawler di OpenAI, utilizzato per addestrare modelli come ChatGPT.
- Claude-Web: Appartenente ad Anthropic, raccoglie dati per i loro modelli AI.
- Cohere-ai: Un altro raccoglitore di dati per sistemi di AI generativa.
- AdsBot-Google e GoogleOther: Versioni avanzate dei classici crawler di Google.
- Applebot-Extended: Il crawler di Apple, potenziato con capacità di AI.
- CCBot: Utilizzato da Common Crawl per la ricerca nel campo dell’AI.
- FacebookBot: Il crawler di Meta, ora con funzionalità di AI.
Perché dovresti preoccuparti?
Questi crawler non si limitano a indicizzare il tuo sito. Possono:
- Utilizzare i tuoi contenuti per addestrare modelli AI.
- Generare contenuti simili ai tuoi, potenzialmente violando il copyright.
- Analizzare il comportamento degli utenti sul tuo sito.
- Consumare risorse del server con richieste frequenti.
Metodi per bloccare i crawler AI
1. File robots.txt
Il metodo più semplice, ma non sempre il più efficace. Ecco un esempio:
User-agent: GPTBot
Disallow: /
User-agent: Claude-Web
Disallow: /
User-agent: Cohere-ai
Disallow: /
Pro:
- Facile da implementare: Richiede solo l’aggiunta di un file di testo.
- Rispetto dei crawler: La maggior parte dei crawler legittimi rispetta il file.
Contro:
- Non garantito: I crawler malevoli possono ignorare il file.
- Pubblico: Chiunque può visualizzare il file e capire quali parti del sito sono bloccate.
2. Regole htaccess
Più robusto del robots.txt, ecco un esempio di regola .htaccess:
<IfModule mod_rewrite.c>
RewriteEngine On
RewriteCond %{HTTP_USER_AGENT} (GPTBot|Claude-Web|Cohere-ai) [NC]
RewriteRule ^ – [F]
</IfModule>
Pro:
- Maggiore controllo: Blocca direttamente gli user-agent specificati.
- Efficace: Impedisce l’accesso ai crawler designati.
Contro:
- Richiede conoscenze tecniche: Necessario saper modificare file di configurazione del server.
- Compatibilità limitata: Funziona solo su server Apache.
3. Filtraggio IP
Se conosci gli IP dei crawler, puoi bloccarli direttamente. Esempio:
Deny from 123.45.67.89
Deny from 98.76.54.321
- Preciso: Blocca l’accesso a IP specifici.
- Efficace: Impedisce completamente l’accesso ai crawler dagli IP bloccati.
Contro:
- Mantenimento: Richiede aggiornamenti frequenti poiché gli IP possono cambiare.
- Limitato: Non funziona se il crawler utilizza IP dinamici o proxy.
Pianoweb AI Bot Blocker: La soluzione semplice
Se tutto questo ti suona complicato, c’è una soluzione più semplice: il plugin Pianoweb AI Bot Blocker per WordPress.
Come funziona?
- Installa il plugin dal pannello di amministrazione di WordPress.
- Attivalo e vai alle impostazioni.
- Seleziona i crawler AI che vuoi bloccare da un elenco precompilato.
- Il plugin si occupa del resto, aggiornando automaticamente robots.txt e .htaccess.
Vantaggi del plugin
- Facilità d’uso: Nessuna conoscenza tecnica richiesta.
- Aggiornamenti automatici: La lista dei crawler viene aggiornata regolarmente.
- Personalizzabile: Puoi aggiungere manualmente altri user agent da bloccare.
- Prestazioni ottimizzate: Impatto minimo sulle prestazioni del sito.
Vuoi provarlo? Scarica qui Pianoweb AI Bot Blocker.
Conclusione
I crawler AI sono qui per restare, ma tu hai il potere di decidere come interagiranno con il tuo sito. Che tu scelga di implementare soluzioni tecniche manuali o opti per un plugin come Pianoweb AI Bot Blocker, l’importante è prendere il controllo dei tuoi contenuti.
Ricorda, nel web di oggi, la privacy e la protezione dei contenuti non sono un lusso, ma una necessità. Quindi, che aspetti? È ora di dare una controllata al tuo sito e vedere chi si sta intrufolando senza permesso!