Recensione Cubot GT99 – La Cina sotto un’altra ottica

Spesso parlando di prodotti cinesi, soprattutto smartphone, siamo abituati a pensare a prodotti di scarsa qualità o di copie ridicole di iPhone o Samsung. Oggi vi presentiamo uno dei modelli che più sta riscuotendo successo nella community e che, insieme ad altri forse più celebri online, sta rendendo il mercato degli smartphone cinesi sempre più di qualità e appetibile all’utente medio occidentale.

Grazie l’avvento di Android e dell’open source, le nuove case tecnologiche cinesi possono implementare un sistema già collaudato e diffusissimo, surclassando così i classici prodotti cinesi con sistemi Java spesso lenti e inutilizzabili. L’avvento di Android però non è stata l’unica innovazione a migliorare la qualità dei dispositivi cinesi, ma la produzione in massa di processori Mediatek (utilizzati anche da marchi famosi oltre i classici Snapdragon o Tegra) ne ha migliorato enormemente le performance. I processori in questione (MTK6589 e  MT6575 rispettivamente conosciuti con il nome di Cortex A7 e A9) sono dei chip molto curati in grado di competere tranquillamente con i marchi più blasonati.

gt 99 black

Cubot GT99

In passato vi abbiamo parlato di uno smartphone che ha suscitato scalpore per la sua campagna di marketing e per il suo presunto design basato sull’iPhone Budget ancora sconosciuto. E’ il Techdy Bear che viene classificato come un terminale di fascia alta grazie ai 2 GB di RAM e lo Snapdragon da 1.7 GHz.
Abbiamo acquistato e testato per alcuni giorni un dispositivo di fascia “media” che non ha nulla da invidiare ad un Samsung Galaxy SIII (non tanto sulla carta, quanto nell’uso reale del telefono).
Stiamo parlando del Cubot GT99 pagato circa 130€ con spedizione DHL, esclusi dazi doganali di circa 25€ che sono un’incognita: molti utenti online non hanno pagato dogana, altri si con cifre uguali o diverse dalle nostre, insomma è un elemento molto random e possiamo essere più o meno fortunati al riguardo.

Il Cubot  ci offre delle caratteristiche ottime per il prezzo, ancor più se relazionato al mercato italiano e ai prodotti venduti al medesimo prezzo nei megastore nostrani). Partiamo dal processore un Cortex A7 quad-core da 1.2 GHz, 1 GB di RAM, lo schermo da 4.5 pollici con risoluzione HD 1280×720 semplicemente fantastico, una ROM da 4 GB con possibilità di espansione della memoria tramite SD ed una fotocamera posteriore di ben 12 Mpixel che però non eccelle. La batteria da 2200 mAh garantisce una giornata di uso intenso. Come tutti i vari “cinafonini” abbiamo il dual sim, con un’ottima gestione grazie al processore Mediatek. La versione di Android è la 4.2.1 quindi abbastanza aggiornata, sembra una ROM stock, ma in realtà ci sono delle piccole personalizzazioni (fotocamera, SMS e cose del genere), che però non inficiano in nessun modo l’ottimo consumo della RAM per il quale i vari Nexus sono famosi. Il telefono è molto reattivo ed il sistema è sempre fluido, inoltre abbiamo testato alcuni giochi ed il processore grafico non ci ha deluso, meno reattivo invece nella fotocamera che fa scattare l’immagine inquadrata (problema che non si presenta durante la ripresa di un video). Le foto sono discrete, durante il giorno con buona luce i soggetti ripresi sono molto dettagliati ed i colori risultano naturali, mentre le foto di sera o con poca luce presentano rumore ed il flash led non è molto potente.

Il Cubot GT99 si lascia tenere in mano abbastanza bene, lo schermo è raggiungibile con una mano, ma siamo veramente al limite; le dimensioni del terminale sono: 135 x 68 x 9,9 mm. L’ergonomia è buona, ma la plastica del posteriore tende a sporcarsi velocemente per colpa del nostro sudore (sto testando lo smartphone in pieno Agosto, quindi la temperatura potrebbe non aiutare) e quindi rende scivoloso il telefono in mano. La plastica non è fine come quella di Samsung o Nokia, però il telefono è abbastanza rifinito ed è gradevole alla vista. In linea di massima non sembra di tenere in mano una cineseria qualunque, ma un prodotto di qualità superiore.
Nella confezione la Cubot ha inserito anche una cover in gomma trasparente che protegge il GT99 dagli urti e lo rende più maneggevole e ha applicato uno screen protector direttamente dalla fabbrica. Una versione che costa pochi euro in più ha tutte e 3 le back cover originali: Rossa, Bianca e Nera.

gt99 red

Il punto di forza del terminale è il display IPS HD. Il GT99 è molto leggibile in qualsiasi condizione di luce anche sotto il sole. I colori sono naturali ed è un piacere visionare foto e siti internet. Veramente nessun punto negativo e sicuramente più gradevole dei Super Amoled grazie alle sue tonalità più naturali mantenendo anche un buon nero. In ultimo il display ci stupisce per l’ottimo angolo di visualizzazione. Il touch è nella media, inferiore al super sensitive del Lumia 920. Purtroppo è reso meno sensibile dall’uso della pellicola protettiva, necessaria perché lo schermo non è Gorilla Glass.
La navigazione internet è veramente piacevole con il browser Android, caricamento delle pagine veloce ed ottimo lo scroll, il pinch-to-zoom e tutti i movimenti. Con Chrome la situazione peggiora leggermente, ma nell’ultima versione abbiamo notato un miglioramento che lo rende più usabile.

L’altoparlante ha un buon volume (al massimo presenta delle piccole distorsioni) e la qualità è nella media, niente da dire visto il prezzo proposto. L’audio in capsula e la qualità del microfono non sono male, ma il dispositivo originariamente non è ben tarato, bisogna giocare con dei tools per modificare i livelli di volume e sensibilità del microfono per ottenere una telefonata di buon livello. La Cubot ha recepito velocemente le lamentele degli utenti ed ha appena rilasciato un aggiornamento del firmware posto a migliorare la situazione del reparto telefonico, che però non abbiamo ancora provato. Il nostro modello in particolare presenta un problema in vivavoce, i destinatari della chiamata sentono l’eco e alcune volte dei fischi invadono l’audio; siamo convinti che anche sotto questo aspetto bisogna giocare un po’ con i livelli del microfono e dell’altoparlante, ma speriamo che il nuovo firmware risolvi questo problema.
Un bug molto fastidioso lo abbiamo trovato nel GPS. Il GT99 impiega molto ad agganciare i satelliti, a volte anche 10 minuti. Abbiamo provato ad installare dei tools specifici e ad utilizzare vari metodi testati online non traendone vantaggi. Il problema sembra essere relativo alla provenienza asiatica del terminale, che è predisposto per agganciare i satelliti Cinesi e non quelli Europei, perciò impiega molto più del tempo medio degli altri smartphone. Proveremo ancora a correggere il problema.

Cubot gt 99 rear Black

Conclusione

Il telefono ci è piaciuto, può competere con smartphone di fasce di prezzo nettamente superiori. Lo consigliamo a tutti quegli utenti che sono affezionati ad Android e sono stufi di spendere 500/600/700 euro per terminali che dopo un anno vengono svalutati del 50/60%. La presenza di alcuni bug che devono essere fixati non lo rende adatto ai neofiti, ma una volta risolti alcuni problemini il telefono funziona meravigliosamente.
La nostra recensione è basata su pochi giorni d’utilizzo con uno spirito giocoso e di smanettamento, non sappiamo come il Cubot si comporterà fra 6 mesi, ma possiamo presumere che Android sarà più usabile di un Android su un Galaxy S3 che nel tempo rallenta vistosamente anche nelle operazioni più semplici come aprire un SMS, consultare i contatti e via dicendo. Ovviamente il Samsung è realizzato meglio, in tutto, ma il costo è nettamente superiore.
Prima di salutarvi vi propongo i Pro e i Contro da me individuati:

Pro
– Prezzo: 118€
– Display fantastico
– Consumo della batteria
– Fluidità del sistema (menù, navigazione web, gaming)
– Processore
– Contenuto della confezione e accessori

Contro
– Alcuni bug riguardo il microfono ed il vivavoce (aggiornamento disponibile)
– Fotocamera non all’altezza dei 12 Mpixel e “scattosa”
– GPS lento ad agganciare i satelliti

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