GDPR e marketing, è cambiato qualcosa per le aziende?

Sulla effettiva portata del Regolamento Europeo sulla Protezione dei Dati c’erano dei dubbi preventivi, che a distanza di un mese e mezzo dall’entrata in vigore delle norme sembrano quanto meno confermati: a ben vedere, per le aziende c’è ancora possibilità di continuare con le proprie strategie di profilazione e targetizzazione degli utenti, così come non è ancora passato il tempo del marketing diretto.

Pochi effetti per il GDPR

Le preoccupazioni principali erano legate in modo particolare al destino di strumenti di advertising come l’sms marketing e l’email marketing, che negli ultimi anni hanno trovato forte consenso e diffusione anche nel nostro Paese, con la nascita di agenzie specializzate nella promozione di tali servizi. Con la nuova legge, gli specialisti del Sms Marketing di Smshosting si sono adeguati alla normativa, tutelando i diritti degli utenti ma, allo stesso tempo, non facendo perdere efficacia alla campagna pubblicitaria.

Strategie ancora consentite

Nello specifico, l’azienda garantisce ai clienti la copertura assoluta e il rispetto dei nuovi diritti in termini di protezione e accesso ai propri dati personali, mentre in termini pratici l’attività promozionale rientra comunque tra quelle “consentite” dal GDPR, a patto di assicurare informazioni chiare agli utenti e, soprattutto, permettere loro la dis-iscrizione immediata in qualsiasi momento. Altrettanto importante è l’utilizzo, in fase di raccolta degli utenti, di frasi chiare che informino la persona sul consenso ad ogni specifico utilizzo del dato lasciato.

Strumento a norma

Insomma, a ben vedere non è cambiato molto, se non nella filosofia di fondo: il GDPR enfatizza l’importanza dei diritti dell’utente a controllare i propri dati personali, che è ovviamente correlata a un uso “sano” da parte dei marketer; riferendoci alle attività di sms ed email marketing, nella quale appunto i compiti principali sono l’invio di questi sistemi di comunicazione, sotto l’occhio e l’attenzione del sistema ci sono i database, che devono essere tenuti e aggiornati seguendo le indicazioni delle norme.

Le statistiche dell’sms marketing

Ma perché tanta attenzione a questo segmento di mercato? La spiegazione più pratica arriva dai numeri: soltanto nel 2017, la quota di fatturato del mercato dell’Sms marketing ha superato i 200 milioni di dollari americani, e si stima possa crescere fino a 500 milioni nel 2025, con un tasso di CAGR (tasso annuo di crescita) di un paio di punti percentuali nel periodo tra il 2018 e il 2025.

Vantaggi concreti

Questi incrementi sono motivati dalle caratteristiche stesse di questo strumento, che vanta alcuni dati decisamente interessanti per chi fa strategie di marketing: secondo gli analisti, il 90 per cento dei messaggi di testo viene letto nei primi 3 minuti successivi alla ricezione, mentre il tasso di apertura globale è del 98 per cento e sono dieci volte più veloci delle telefonate vocali. In aggiunta a questo, il servizio di SMS è veloce, non richiede connessione alla rete Web ed è generalmente più economico rispetto ad altre forme di advertising.

Marketing multicanale

Insomma, l’SMS marketing è un tool di marketing diretto, tracciabile e redditizio per fidelizzare i propri clienti, passati e potenziali, realizzando dei contatti immediati con loro; per tutti questi motivi, questa tipologia di advertising è ancora un canale importante nell’ambito di una strategia di marketing e comunicazione declinata per vari mezzi, senza dimenticare i vantaggi di poter contare su servizi personalizzati grazie alle offerte delle compagnie che lavorano in questo campo.

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