Ed eccoci arrivati al decimo appuntamento della rubrica Le Vie Del Web, dove ti raccontiamo le principali figure professionali legate al mondo delle nuove tecnologie. Oggi voglio parlarti di una figura che incarna in se le “caratteristiche” di un docente e quelle di un marketer/social media manager che si rispetti. La professione di cui ti parlo oggi è quella del Linkedin Trainer! Questa figura come dicevo poco prima ha delle caratteristiche tecniche che la rendono particolarmente interessante. Il Linkedin trainer offre consulenza ad aziende e professionisti sull’utilizzo ottimale della piattaforma per eccellenza per il mondo business, ovvero Linkedin. Per spiegarti le sue mansioni, devo prima spiegarti se non lo sai (ne dubito!) cosa è e come funziona Linedin.
Introspezione di Linkedin
Bene. Linkedin è il Network professionale più diffuso al mondo. Il suo scopo principale – senza troppi giri di parole – è fare networking, ovvero conoscere professionisti del tuo settore o meno e portare avanti relazioni con loro. Questa piattaforma è straordinaria e può essere usata in modi diversi a seconda di chi sei e di che obbiettivi ti poni:
- sei un’azienda B2B? Allora sfrutta la piattaforma per far vedere le tue caratteristiche aziendali (pagina aziendale), i tuoi prodotti (pagina vetrina) e trova clienti interessati tramite Linkedin Ads e non solo;
- Sei un professionista? Cerchi lavoro? Matura contatti qualitativamente rilevanti per essere preso in considerazione dalle aziende. Non cerchi lavoro? Lo cercherai! No scherzo… in questo caso è comunque necessario presidiare una piattaforma che offre spunti di miglioramento (partecipazione a gruppi e consultazione notizie) e ti da la possibilità di conoscere altri professionisti (anche grazie a contenuti creati da te).
Solo questo ti fa rendere conto dell’importanza di essere su Linkedin se sei un’azienda (specialmente B2B) o un professionista. Ovviamente per sfruttare al meglio questa piattaforma ci sono delle best practices da seguire. Chi meglio del Linkedin Trainer può illustrartele? Questa figura può svolgere attività di consulenza per l’impresa, oppure prendere in mano la gestione delle attività sulla piattaforma e mettere in atto una strategia efficace. Inoltre può svolgere attività di formazione (eventi, fiere, workshop, formazione interna) sia per professionisti che per aziende.
Per parlarti di questa professione ho invitato uno dei maggiori conoscitori di Linkedin a livello italiano, Mirko Saini, con il quale ho avuto il piacere di collaborare in questo articolo. Mirko inoltre pubblica regolarmente tips utilissimi per comprendere bene la piattaforma su LinkedinCaffè.
Basta indugiare, ti lascio all’intervista di Mirko, buona lettura!
Intervista a Mirko Saini
Molti ti conoscono online per il tuo lavoro di Linkedin Trainer. I nostri lettori però vogliono sapere chi è veramente Mirko Saini. Raccontaci qualcosa di te, quali sono le tue passioni e i tuoi interessi?
Ciao Daniele, che dire. Nella mia bio su twitter cito sempre 4 elementi extra lavorativi che poi sono quelli che meglio mi descrivono e fanno comprendere chi sono. Sposato felicemente con Anna, ho 4 figli che fanno della mia vita un eterno cartone animato. Mi piace correre anche se gli anni da giocatore di rugby mi consiglierebbero di evitare di sollecitare le mie già martoriate ginocchia.
Ho una formazione umanistica essendo un non laureato in Filosofia (grande rammarico della kia vita. Forse l’unico). Formazione che però è alla base del mio approccio al marketing digitale. Le persone al centro, sempre.
Ora che ti conosciamo un po’ meglio possiamo parlare della tua professione. Come hai iniziato la tua carriera? C’è stato un evento in particolare che ti ha fatto “scattare la scintilla”?
La mia vita professionale si potrebbe dividere in due grandi capitoli: analogica e digitale. La prima parte quella analogica è cominciata quasi 20 anni fa. Quando 24enne ho deciso di chiedere un prestito in banca per acquistare le quote di una società di servizi. La prima parte quindi è stata legata alla carta, tra freepress e posta privata. Quella digitale invece è arrivata piano piano man mano che col passare degli anni mi rendevo conto che le aziende per le quali ho lavorato se volevano evolversi e sopravvivere dovevano necessariamente abbracciare il digitale. Non c’è stata una vera e propria molla. E’ stata semplicemente una presa di coscienza cresciuta giorno dopo giorno.
Quanto tempo dedichi al tuo lavoro e come concili il tempo libero con quello lavorativo?
Meglio lasciar stare e non toccare tasti dolenti che se dovesse andare in mano a mia moglie questa chiacchierata rischio la vita. Scherzi a parte. Sono in una fase della vita in cui so che devo costruirmi il privilegio tra qualche anno di avere più tempo libero per me ma soprattutto per la mia famiglia. Per il momento lo confesso è complicato.
Ci puoi descrivere la tua giornata “tipo”?
Ecco. Adesso capirai cosa volevo dire prima. Io mi alzo alle 5:45 per essere in ufficio al 7. Sono sempre stato mattiniero fin dal liceo. Difficilmente riesco a lavorare dopo cena. Trovo che riuscire a mettermi di buon ora al lavoro mi permetta di portare a termine molti progetti in orari in cui normalmente si è più tranquilli. Difficile che il telefono squilli prima delle 9, 9 e mezza.
Le prime ore del mattino, almeno un paio le dedico alla mia formazione personale. Le chiamo le ore di studio. Ho un programma abbastanza definito e tutto sommato riesco quasi sempre a seguirlo.
Verso mezzogiorno circa almeno 3 volte a settimana mi prendo un’oretta per fare sport. Corsa, palestra. Insomma un po’ di fatica fisica tanto per alleggerire la mente.
Tendenzialmente tendo a non prendere appuntamenti al mattino e di solito riesco a rispettare questa regola che mi sono imposto. Ciò mi permette di stare sul pezzo più facilmente.
Il programma del pomeriggio dipende. Riattacco alle tre e stacco alle sette, sette e mezza. Di solito quando mia moglie giustamente mi chiama reclamandomi a casa 😉
Parlaci degli strumenti che secondo te sono indispensabile per un Linkedin Trainer. Tu in particolare, quali usi?
Strumenti? In realtà non ci sono tool che aiutino più di tanto. Direi più Ascolto, Pazienza e Formazione continua. Ecco! Questi sono gli strumenti, impropriamente detti che, che ti aiutano in questo mestiere
Secondo te, quali sono le qualità che deve avere una persona che vuole intraprendere questa professione?
Curiosità, voglia di sperimentare, capacità di ascoltare e di mettersi sempre in discussione. Il tutto chiaramente condito da una buona capacità di entrare in relazione con gli altri. Senza quest’ultima è difficile riuscire a tramettere ad altri le proprie competenze.
Ti senti appagato dal tuo lavoro?
Assolutamente si anche se per carattere sono costantemente teso ad un qualcosa di più. Diciamo che sono un eterno insoddisfatto teso a migliorare e a raggiugere nuovi traguardi che ha imparato col tempo a godersi l’hic et nunc.
All’estero molti professionisti divulgano il loro reddito, ed esistono classifiche sugli stipendi dei top manager. Da noi il tema “soldi” è sempre stato visto come un tabù. Ci piacerebbe rompere questo tabù e parlare più concretamente delle possibilità economiche che offre questo lavoro. Non ti chiederò una cifra netta, ma sarebbe bello poterti collocare in uno di questi range di guadagno medio mensile: “0-1000” “1000-2000” “2000-3000” “oltre 3000”
Domanda di riserva? Ti posso al massimo dare quest’indizio: non sono più nei regime dei minimi da un bel po’ 😉
La tua opinione
Spero che questo articolo, insieme alla favolosa intervista di Mirko, ti abbia chiarito le idee sul lavoro del Linkedin Trainer.
Se hai qualche domanda ti invito a commentare qui sotto, io e Mirko saremo felici di chiarire i tuoi dubbi!