Domenica 5 ottobre siamo stati al Maker Faire 2014 di Roma, evento mondiale che raduna gli inventori del ventunesimo secolo e le loro bellissime idee.
La manifestazione è durata quattro giorni ed ha ospitato centinaia di Makers negli spazi espositivi dell’Auditorium Parco della Musica. Eventi, workshop e presentazioni hanno accompagnato l’esposizione principale. Intel per esempio ha presentato il suo Galileo, una scheda, compatibile con Arduino, per poter realizzare i propri progetti in modo semplice: muovere un braccio meccanico per chiudere la zanzariera di casa direttamente dallo smartphone potrebbe essere un esempio semplice, ma forse non molto efficace per descrivere le potenzialità di Galileo.
Ad ogni modo partiamo dall’inizio: la lunga fila di circa mezzo chilometro all’ingresso ci ha spaventati, ma dopo meno di 20 minuti raggiungiamo le casse. Prezzo d’ingresso 10€ intero, 4€ ridotto per gli studenti universitari. L’inizio è buono! I primi stand ci affascinano e troviamo subito qualcosa di interessante: Circuit Scribe. Si tratta di una penna con uno speciale inchiostro conduttore. Basta scrivere su un foglio un semplice schema di un circuito, appoggiare un componente elettrico come un led e aggiungere una batteria. Magicamente il led si illuminerà!
Circuit Scribe trova applicazione nel campo dell’educazione e della ricerca in elettronica. Immaginati di dover spiegare dei circuiti base a dei bambini. Disegnarli su un foglio e vederli subito realizzati e funzionanti è un grande vantaggio in questo senso. Possedete un controller Arduino? Bene il Circuit Scribe si può tranquillamente utilizzare insieme ad Arduino.
Ecco le prime stampanti 3D lavorare con i loro “fili di plastica”. Ci sono banchi con oggetti vari esposti. Incuriositi ci avviciniamo e ne vediamo una all’opera, sono fantastiche. Vicino alle stampanti 3D ci sono delle macchine che incidono e letteralmente fondono un’immagine sulle cover destinate ai vostri smartphone. Bastano 10€ per avere una cover personalizzata per iPhone. La qualità della stampa è ottima e ovviamente trova moltissimi altri usi oltre le cover per smartphone. Molto è fatto a scopo decorativo: stampe, vetri, quadri, orologi ed altro ancora. La qualità è ottima e la resistenza è garantita per moltissimo tempo. Girando l’angolo altre stampanti 3D sono all’opera per creare oggettini di dubbia utilità. Dopo un’ora di fiera ci accorgiamo che ogni tre Maker ce ne è uno che utilizza stampanti 3D. Gli altri due invece inventano qualcosa e gli danno vita grazie ad Arduino.
Arduino questo sconosciuto!
Chi non lo conosce si starà chiedendo: Va bene, ma cos’è questo Arduino?
Arduino è una scheda “mini PC” senza sistema operativo che funziona da controller per effettuare una serie di operazioni. Sulla scheda è presente un processore e ci sono una serie di ingressi e uscite pin sui quali è possibile montare led, monitor, webcam, moduli wi-fi ed altro ancora. Il semplice linguaggio di programmazione ci permetterà di comandare questi pin e i relativi componenti ad essi collegati. Arduino è un progetto Open Source nato in Italia che ha preso rapidamente piede in tutto il mondo. Il costo della singola scheda si aggira intorno ai 20€, per poi salire nei modelli più recenti. I costi bassi e la sua faiclità di utilizzo lo hanno reso l’oggetto ideale per tutti gli amanti di elettronica che vogliono realizzare qualche particolare invenzione fai da te anche a casa. Per chiarirvi meglio a cosa serve Arduino vi farò una serie di esempi. Al Maker Faire tantissimi inventori lo hanno utilizzato per dare vita ai loro progetti: un maker ha realizzato un sistema completo di domotica per gestire la propria casa; citofono, tapparelle, luci, cancello e chiusura delle porte. Un altro maker dell’università di design Quasar di Roma ha realizzato un sistema di luci a led che in base all’orario del giorno simula la luminosità e la tonalità di colore del sole.
Ancora, potremmo mettere un piccolo monitor LCD sul nostro comodino che ci avvisa in tempo reale quando il cane entra nella sua cuccia in giardino oppure possiamo realizzare una piccola stazione meteo per rimanere sempre aggiornati sulle condizioni climatiche sopra la nostra casa.
Ovviamente il titolo del nostro articolo è ironico, ma è anche reale: il 95% dei maker presenti all’evento utilizzavano Arduino per le loro invenzioni!!!
Fra le decine e decine di banchi di Stampanti 3D e progetti di ogni tipo con Arduino era possibile imbattersi in qualche invenzione molto utile che può aiutarci in tutti i giorni. Per esempio un gruppo di ragazzi ha progettato un distributore automatico di croccantini ed acqua per gatti. Fin qui niente di rivoluzionario, ma sono le sue caratteristiche a renderlo un oggetto fantastico. Il distributore è collegato alla rete internet e tramite il proprio smartphone è possibile gestirlo. Per esempio il distributore ha installato uno speaker e noi con il nostro telefono potremo richiamare il gatto che attratto dalla voce si avvicinerebbe al distributore. Con una webcam posizionata proprio sopra le ciotole possiamo vedere se il distributore funziona correttamente erogando la giusta porzione di cibo e se il gatto mangia tutti i croccantini rilasciati. Il progetto sarà presto presentato su Kickstarter per poter creare una linea di produzione e rivendere quello che ora è solo un prototipo.
Un altro progetto interessante è quello della bici in carbonio con telaio pieno. Due ragazzi appassionati di ciclismo hanno pensato di utilizzare una tecnica di lavorazione del carbonio che permettesse di ridurre sensibilmente i costi di produzione e quindi i costi al dettaglio per i clienti. Si tratta di due “forme” speculari di fibra di carbonio incollate secondo processi industriali già usati in campo di energia eolica. Solitamente i telai in carbonio sono venduti a prezzi superiori ai 1500€, mentre il loro prezzo potrebbe aggirarsi intorno ai 1000€ mantenendo la leggerezza e le proprietà della fibra di carbonio. Anche se esteticamente non sono bellissimi siamo convinti che siano perfettamente funzionali!
Dopo aver visitato i vari stand ci dirigiamo verso il reparto degli sponsor. Il primo espositore è l’Eni con una serie di progetti molto interessanti. Degno di nota è il pannello solare formato da un vetro colorato. Questi pannelli saranno ampiamente utilizzati in futuro grazie al loro designo molto elegante e poco ingombrante rispetto i classici pannelli solari e fotovoltaici.
Proprio lì vicino c’era lo spazio dedicato ad Intel. Eravamo molto curiosi di vedere il robot Nao in azione, ma purtroppo si era guastato. Questo piccolo robot è il frutto di 9 anni di ricerca da parte della Aldebaran, azienda francese che si occupa di robotica. Il Nao è in grado di camminare, evitare gli ostacoli, di rialzarsi se cade a terra, saltare, ballare, parlare e riconoscere il proprio interlocutore. Il tutto è mosso da un processore Intel Atom da 1,6 GHz
In conclusione una giornata passata al Maker Faire è sicuramente un’esperienza da vivere per tutti gli amanti della tecnologia e delle nuove evoluzioni. Toccare con mano i progetti ed i prototipi che gli inventori 2.0 stanno sviluppando è un’occasione da non perdere. Per quello che abbiamo visto noi la manifestazione è stata gestita in modo ottimale, nonostante i tantissimi visitatori (si parla di 50.000 in totale). La qualità dell’esposizione è stata buona, ma forse un po’ troppo ripetitiva. Tantissime stampanti 3D, piccoli attrezzi comandati con Arduino e parecchi banchetti dimostrativi di Droni che però non potevano volare e quindi non dimostravano nulla di particolare. I workshop per adulti e bambini sono stati il giusto condimento che ha reso molto più interessante l’intero evento. Quindi, piccole critiche a parte, consigliamo a tutti gli appassionati di rimanere sintonizzati e aspettare notizie per la versione del 2015!