Due parole con Alessia Camera, autrice del libro “Startup Marketing” il libro italiano sul growth hacking.
In un mondo che cambia alla velocità della luce è sempre più importante essere a conoscenza delle novità e quando si lavora con le startup e il digitale queste novità arrivano, veloci, lasciandoci a malapena il tempo di rendercene conto.
I cambiamenti sono ancora più veloci quando si vive in una città, come Londra, che costrince a spingere sull’acceleratore ogni giorno, lasciando indietro chi non ce la fa. Ed è proprio Alessia Camera a raccontarci che cosa significa essere occuparsi di marketing per startup e progetti tecnologici e cosa l’ha spinta a condividere la sua esperienza sul growth hacking nel suo primo libro: “Startup Marketing, Strategie di Growth Hacking per lo sviluppo del vostro business online”, uscito per Hoepli qualche settimana fa.
Il marketing nel mondo delle startup e dei prodotti tecnologici
Se qualcuno mi avesse detto, dieci anni fa, che mi sarei occupata di marketing digitale non ci avrei creduto. Pensavo, infatti, che il marketing fosse troppo teorico e lasciasse troppo spazio all’interpretazione. Ho sempre avuto un approccio pratico alle cose e consideravo il marketing una scienza troppo teorica.
Quando invece ho conosciuto il web marketing, è stato amore a prima vista. Si trattava infatti di un approccio che permetteva di analizzare e studiare le conseguenze di qualsiasi azione fatta online, misurandone obiettivi e risultati su molteplici canali, mettendo assieme un insieme di azioni e di metriche in un processo definito e strutturato.
Il Growth Hacking è la naturale evoluzione di tutto ciò, in un mondo, quelle delle startup e della tecnologia, dove l’incertezza e i cambiamenti sono all’ordine del giorno. In un futuro non troppo remoto, che anzi potrebbe essere addirittura domani, le aziende che riusciranno veramente a sopravvivere, in un mondo in cui nel 29% dei casi un’app viene scaricata, installata e cancellata solo dopo una settimana, saranno quelle che riusciranno a soddisfare un’esigenza vera delle persone.
Le strategie di startup marketing non sono quelle che si basano sulle pubblicità e sulle immagini, ma su un approccio che permetterà di mettere gli utenti e i loro bisogni al centro, attraverso un processo fatto di budget limitato, esperimenti e analisi dei risultati che devono essere allineati agli obiettivi di business.
Growth Hacking è una bolla o un’opportunità?
Fino a pochi anni fa il Growth Hacking era una parola riservata a chi lavorava nei prodotti tecnologici e nelle startup, che piano piano ha tuttavia avuto riscontri anche in realtà più grandi e conosciute. Anche Coca-Cola ha recentemente sostituito la figura del Chief Marketing Officer (CMO) con quella del Chief Growth Officer (CGO).
Per quale motivo, vi domanderete? Il marketing manager del futuro non è più solo colui in grado di gestire e spendere ingenti budget di marketing per attrarre nuovi utenti e creare un brand conosciuto. Con l’incertezza data dall’avanzare della tecnologia, abbiamo bisogno di trovare le nicchie di utenti che più di altri sono interessate a utilizzare i nostri prodotti poichè hanno esigenze specifiche. Clienti da definire e trovare grazie a campagne che si basano su creatività e analisi dati e dove il budget conta relativamente, poichè le startup che sono crescite esponenzialmente l’hanno fatto grazie a un prodotto che si è evoluto nel tempo, allineandosi e a volte anche anticipando le esigenze dei propri utenti di riferimento. Pensiamo a Facebook, a Dropbox, e a molte altre aziende che hanno messo a disposizione un prodotto digitale del quale non avevamo nemmeno l’esigenza 10 anni fa. E che oggi non possiamo più farne a meno.
Il marketing del futuro è dato da un approccio sperimentale che combina obiettivi di business, risultati, esperimenti, creatività e analisi di dati in un processo, per sviluppare un’idea che sia sempre più legata alla soddisfazione di un’esigenza concreta di un cliente e non solamente alla vendita di un prodotto. Solo in quel caso saremmo sicuri di avere sostenibilità in un tempo che cambia molto in fretta e che spinge tutti noi a sviluppare nuove attività e approcci. Per tutti questi motivi vi invito quindi a non pensare più al marketing come l’abbiamo pensato fino a oggi, legato a un brand, ma legato a un nuovo modo di pensare: il growth hacking.
Il libro Startup Marketing è disponibile in tutte le librerie d’Italia in versione digitale e cartacea, e su Amazon, a partire dal 12 maggio 2017.
Su Wired è disponibile un estratto in esclusiva.
Chi è Alessia Camera
Alessia Camera, Digital Marketing manager, Mentor e Consulente di marketing per startup e progetti innovativi, vive e lavora a Londra. Professionista in marketing digitale con più di sette anni di esperienza, ha lavorato con startup, agenzie, PMI e multinazionali (Sony PlayStation Europe). Collabora con H-Farm e Wired ed è speaker per eventi e workshop di Growth Hacking e Digital Marketing a Londra e in Italia. Il suo primo libro sul marketing digitale e startup intitolato “Startup Marketing” è uscito a maggio 2017 per Hoepli.
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