Mirasol vs LCD vs OLED – Guida rapida sui display

Questo articolo chiude la guida rapida sui display, spiegando le differenze tra le due principali tecnologie usate (LCD ed OLED) e presentandone una ancora acerba ma che potrebbe soppiantare le attuali. Qualcomm sta lavorando da qualche anno ad una nuova tipologia di display. Si tratta di Mirasol, un’interessante evoluzione della tecnologia equipaggiata per prima dagli e-reader di casa Amazon con il loro e-ink.

I tre meccanismi in figura rappresentano, rispettivamente, LCD, Mirasol ed OLED

I tre meccanismi in figura rappresentano, rispettivamente, LCD, Mirasol ed OLED

LCD
Nelle tecnologie LCD, il colore di un pixel è il prodotto della modulazione, ottenuta con cristalli liquidi e filtri polarizzanti, della luce bianca emessa dal retro dello schermo. Essendoci quindi, un sistema filtrante, solo una piccola parte della luce emessa dal retro, arriva all’osservatore. Perciò, gli schermi LCD hanno bisogno di una retroilluminazione molto potente che, se da una parte permette una buona capacità di lettura alla luce del sole, dall’altra non restituisce dei neri convincenti (tendono più ad un grigio scuro) e richiede maggiore energia.

OLED
Un display OLED si basa su dei subpixels che emettono luce di un determinato colore. Per esempio, con pixel RGB, avremo tre sotto-unità che emettono rispettivamente rosso, verde e blu. In base alla loro intensità (“quanto è acceso”) il pixel sarà di un determinato colore. Questo permette di controllare in modo più efficiente i colori ottenendo un’ottima resa del nero con un consumo di batteria inferiore a quello degli LCD. Inoltre, gli schermi OLED sono più sottili e resistenti, oltre ad avere un maggior angolo di visualizzazione. Tuttavia, sono più costosi, si deteriorano con il tempo e sono meno leggibili in condizioni di luce intensa. Questa tecnologia, tuttavia, è sviluppata in diverse interessanti variabili che vanno dai  FOLED, per schermi flessibili (vedi i recenti tentativi di smartphone curvo), o TOLED per la costruzione, per esempio, di parabrezza con HUD integrato.

mira3

MIRASOL
Il vero nome della tecnologia è IMOD (Interferometric Modulator Display) e si tratta di un nuovo concetto dei subpixel costitutivi di uno schermo. E’ basato su un meccanismo riflettente, che modula e riflette la luce ambientale risultando, quindi, molto leggibile soprattutto alla luce diretta del sole. Infatti, è formato da una lamina conduttrice e riflettente, posizionata al di sotto di un altro strato conduttivo ma trasparente. I due sono separati da aria e la loro distanza, per un principio fisico che non spiegherò in questa sede, corrisponde al colore principale che devono riprodurre (RGB). In stato di riposo, tutti e tre i subpixel sono accesi e la luce complessiva è bianca, mentre se si applica una tensione alle lamine del blu, queste si avvicineranno, non riflettendo alcun colore. In complesso, il pixel sarà giallo (rosso+verde). Il punto fondamentale è che, per regolare le distanze degli strati dei pixel, si consuma pochissima energia, oltre a non avere bisogno di retroilluminazione per essere leggibili al sole.

mira4

Quindi, oltre a vari dettagli che è possibile trovare nell’articolo steso da Qualcomm (vi invito a leggerlo se avete delle basi in fisica ed in inglese), principalmente, Mirasol è un ottimo compromesso tra la buona visibilità al sole dell’LCD ed i vantaggi dell’OLED. La vera rivoluzione, però, consiste nel suo irrisorio consumo di batteria che permetterà di avere schermi sempre attivi come nel caso di Yotaphone e di aumentare l’autonomia dei nostri dispositivi mobili. Ovviamente, la strada è ancora lunga, ma ultimamente Qualcomm ha mostrato una versione di Mirasol da 5,1″ con risoluzione QHD (1440×2560 pixels), dove sembra aver migliorato la qualità dei colori che, nei primi prototipi, risultavano slavati e poco nitidi.

Tags: , ,

Related Posts

About The Author

Aggiungi Commento