Risoluzione – Guida rapida sui display

Smartphone, tablet, smartwatch, televisori, schermi per computer, notebook, fotocamere digitali hanno in comune sicuramente un elemento: lo schermo. E’ una delle tecnologie più diffuse ed in rapido sviluppo e questa serie di articoli nasce proprio per darvi qualche dritta utile al momento dell’acquisto, senza approfondire questo vasto argomento, ma aiutando a comprenderne gli aspetti principali, che volantini e siti vi sbattono in faccia. Prima fra tutte, la risoluzione.

riso3

Si tratta di una caratteristica che ha acquisito una grande importanza con l’arrivo di display LCD e LED ed indica la quantità di pixel (orizzontali x verticali). Infatti, l’immagine di un display di questi tipi è formata da un numero fissato di punti molto piccoli (per l’appunto i pixel), ognuno dei quali emette una luce di un determinato colore. Ovviamente, più pixel abbiamo, maggiore sarà la resa di un’immagine, regola generale che va bene per capire a grandi linee quale sia lo schermo adatto alle nostre esigenze.
Sempre più spesso, invece di trovare una coppia di numeri ad indicare la quantità di pixels offerti, si trovano delle sigle. Attualmente, le più diffuse sono HD e FullHD che, rispettivamente, corrispondono a 1280×720 e 1920×1080 pixels. Su Youtube, per esempio, sono indicate dalle sigle 720p e 1080p, dove la “p” sta per progressive scan, cioè la modalità di refresh dell’immagine che, però, esula dall’obiettivo di questa guida. Già su molte TV, su Youtube e su qualche smartphone è possibile trovare la sigla 4K, che indica risoluzioni orizzontali di circa 4000 pixels. E’ ancora poco diffuso e costoso, quindi, a meno che non siate patiti del Blu-Ray o del PC-gaming che vogliono investire cifre considerevoli su macchine che verranno sfruttate appieno fra mesi (se non anni), vi conviene rimanere al FullHD.

riso4

Stessa immagine, ma diverso numero di pixels

Per quanto riguarda gli smartphone, ci sono altre due sigle che possono creare molta confusione nel neofita che dà un’occhiata distratta al volantino: qHD e QHD. La “q” minuscola sta per “un quarto”, mentre quella maiuscola per “quadruplo”, facendo comunque sorgere il dubbio. Infatti, il qHD (960×540) indica una risoluzione di un quarto rispetto al FullHD, mentre il QHD (2560×1440) ha quattro volte i pixels dell’HD.

riso2

Infine, è giusto ricordare che la risoluzione è un termine usato anche per i sensori fotografici di smartphone e fotocamere, identificando con il numero di megapixels, il numero di pixel totali catturati nella foto. Anche in questo caso, la regola generale è che più sono meglio è, ma, per esempio nel mondo degli smartphone, il volantino non è abbastanza. E’ pratica comune che i device di brand minori puntino molto sulla risoluzione del sensore fotografico per sopperire a rese dei colori, algoritmi di imaging, pulizia dell’immagine poco soddisfacenti. In generale, l’unico vantaggio oggettivo di una risoluzione maggiore, è la capacità di poter ingrandire di più una foto, senza perdita di definizione (pixelation). Questo è il principio sfruttato dal Nokia Lumia 1020 che, oltre ad un comparto ottico di eccellenza, mostra un sensore da 40 Mpixels che permette lo zoom digitale “lossless” (senza perdita di qualità), in quanto ha una risoluzione così alta da poter restituire immagini definite anche ad alti livelli di ingrandimento.

Related Posts

About The Author

Aggiungi Commento