Robot collaborativi: maggiore efficienza e sicurezza per l’industria

I sistemi robotici svolgono un ruolo molto importante nei processi di produzione automatizzati. La maggior parte dei robot lavorano in celle isolate, in modo da non fare del male a nessuno. In ogni caso, l’intervento umano è indispensabile. Una maggiore collaborazione tra l’uomo e robot, è tuttavia la più efficiente ai fini produttivi e per questo motivo sono nati i cosiddetti robot collaborativi.

Come funzionano i robot collaborativi?

Nonostante i robot arm siano stati progettati con delle nuove  tecnologie, non significa che siano complessi nell’usarli; infatti, possiamo dire che è esattamente il contrario in quanto mentre i robot tradizionali nel corso degli anni sono stati utilizzati da aziende con un elevato standard produttivo, i robot arm invece risultano ideali per piccoli lotti, quindi adatti per industrie manifatturiere e di media grandezza.

I robot collaborativi tra l’altro possono lavorare sia su parti in movimento che afferrare oggetti, oppure eseguire delle determinate operazioni tra cui la tinteggiatura, l’imballaggio di merci, la saldatura oppure sostituire alcuni pezzi. Inoltre sono stati progettati per muoversi a 360 gradi e soprattutto per lavorare da soli o in sincronia con umani e per lunghi periodi di tempo.

Il tutto per un’azienda si tramuta in un conseguente incremento della produttività e degli introiti di denaro.  Questi consentono poi di ammortizzare i costi sostenuti per l’acquisto dei cobot stessi in circa sei mesi.

La facile programmazione dei cobot

I cobot rispetto ai tradizionali robot industriali sono molto facili e rapidi da programmare e anche da parte di non esperti. Inoltre sono anche molto ridotti di dimensione quindi non creano ingombri.

La maggior parte di questi bracci robotici (robot arm), non richiede un alloggio di sicurezza poiché sono dotati di sensori di forza nelle articolazioni e quindi si possono ben integrare in un processo produttivo e svolgere compiti semplici o complessi a discrezione dell’azienda che li utilizza.

Per fare alcuni esempi, un braccio robotico come ad esempio il modello UR3 della Universal Robotds ovvero una dei più rinomati brand del settore, può prelevare delle viti da un cesto e servirle ad un umano o avvitarle direttamente sul manufatto. Inoltre si rivelano adatti per la palettizzazione delle merci oltre che per la supervisione di elaborati e con la capacità di scartare gli esemplari difettosi.

Ovviamente abbiamo citato soltanto alcune delle operazioni che questi robot collaborativi possono svolgere, ma leggendo attentamente le brochure di ogni modello e presenti sul sito web del brand Universal Robots, ci si rende conto delle enormi potenzialità che sono in grado di offrire in un processo produttivo di un’azienda. 

Il modello UR3 della Universal Robots

Per un’azienda avere un cobot è la soluzione ideale per svolgere svariate mansioni come ad esempio posizionandolo su un nastro per l’elaborazione in serie.   Il robot in questo caso può sia caricare che scaricare i vari pezzi e, quindi liberare l’operatore umano da questo compito piuttosto ripetitivo e consentendogli di dedicarsi ad altre mansioni.

Il modello UR3 della Universal Robots nello specifico è uno dei bracci robotici più utilizzati dalle piccole aziende manifatturiere; infatti, le sue caratteristiche strutturali e le dimensioni ridotte lo rendono facilmente manovrabile.  Si tratta tra l’altro di un modello tra i più leggeri presenti sul mercato; infatti, pesa soltanto 11 kg e può supportare un carico fino a 3 kg.

Questo braccio inoltre è dotato di funzionali sensori che gli consentono di arrestarsi tempestivamente in caso di percezione di un impatto con superfici o con gli operatori umani.  La stessa azienda danese propone tuttavia altri esemplari di robot arma ed in particolare i modelli UR5 e UR10 il cui numero accanto alla sigla del brand sta ad indicare il peso espresso in kg che riescono a supportare.

Questi modelli di cobot in proporzione sono adatti per aziende che intendono automatizzare il loro processo produttivo e che trattano manufatti più voluminosi e pesanti che il braccio robotico UR3 per quanto ricco di funzioni non può sollevare.

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