Come ogni venerdì, bentrovato al nostro appuntamento con #LeVieDelWeb, la nostra rubrica dedicata ai lavori digitali. Oggi avremo come ospite Andrea Mascheroni, marketer e startupper che si sta affermando sempre più nel panorama del web italiano.
Cerchiamo di capire insieme cos’è una StartUp e chi è uno startupper.
Cosa significa StartUp?
StartUp è un termine, molto inflazionato, che indica un’impresa di recente costituzione che nasce dall’idea di uno o più imprenditori, di un prodotto/servizio solitamente ad alto contenuto tecnologico e innovativo, orientata alla ricerca di un business model scalabile. Non tutte le imprese di recente costituzione possono essere chiamate Startup. A tal riguardo, secondo la legge italiana (articolo 25 del Decreto Sviluppo bis varato dal governo Monti) per essere chiamata StartUp, un’impresa deve rispondere a precisi requisiti:
- Non può essere costituita da più di 60 mesi
- Non ha ancora distribuito utili
- Il Bilancio non deve essere superiore a 5 milioni di euro
- Non è stata costituita da una scissione o fusione societaria
- Solitamente l’oggetto sociale deve riguardare l’innovazione tecnologica
- Le spese di ricerca e sviluppo devono essere pari o superiori al 15% del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione
- L’impresa deve aver, ovviamente, comunicato l’inizio dell’attività al Registro delle Imprese
Una delle caratteristiche principali di una Startup è che si tratta di imprese solitamente in fase di sviluppo e ricerca del mercato, con un management molto giovane, finanziate da investitori chiamati angel investor o venture capitalist che credono fortemente nel progetto. Nato nella Silicon Valley, questo modello di impresa ha trovato la sua massima espressione nel Vecchio Continente a Londra e Berlino, con un buon sviluppo anche in Italia nelle città di Milano e Roma dove stanno nascendo delle realtà molto importanti.
Chi è lo startupper?
Startupper è quella persona che, solitamente insieme ad altri co-founder, decide di puntare tutto su un’idea di business innovativa. Grazie alle competenze acquisite nel marketing e nel management, lo startupper è in grado di analizzare il mercato e studiare il lancio del prodotto/servizio che ha pensato. Grazie ad un primo round di Seed Investment – il primo investimento che consente di avviare la produzione – gli startupper riescono ad affrontare il mercato e proporre la loro idea al pubblico.
Andrea Mascheroni e Friendz
Oggi abbiamo il piacere di parlare con Andrea Mascheroni, Community Manager di Friendz, una start-up che sfrutta il potere dei social (Facebook in particolare) incentivando gli utenti a realizzare contenuti fotografici branded che possano così raggiungere naturalmente un determinato gruppo di persone. Sfruttando la viralità, la condivisione e il divertimento di chi realizza le foto, Friendz può garantire una grande copertura ai brand che decidono di investire in una campagna diversa dal solito!
Chi è Andrea?
Andrea Mascheroni, classe 1991. Laureato in Scienze e Tecnologie Biologiche, da sempre appassionato di internet marketing e business online. Nonostante ha scelto un percorso formativo molto interessante, nel 2014 ha iniziato a comprendere di aver molte più possibilità economiche creandosi un lavoro e non cercandolo in un’azienda. Nel 2015 ha lasciato gli studi per mettersi al lavoro. Dopo 10 mesi ha compiuto i primi passi: Community Manager di Friendz e Co-Founder di 20smatter.it, rinascimen.to ed evocoach.it. Questi 4 progetti in fase di sviluppo gli permettono l’indipendenza e di dedicarsi a quel che più gli piace.
Vuoi sapere di più sulla vita di uno Startupper?
Ecco l’intervista ad Andrea Mascheroni!
1. Molti ti conoscono online per il tuo successo da Startupper. I nostri lettori però vogliono sapere chi è veramente Andrea Mascheroni. Raccontaci qualcosa di te, quali sono le tue passioni e i tuoi interessi?
Sono già così famoso? Non me ne ero accorto 😀 Scherzi a parte, il mio sogno di startupper è stato reso possibile da Alessandro Cadoni, Daniele Scaglia e Cecilia Nostro, i Co-Founder di Friendz. Hanno creduto in me quando li ho contattati per la prima volta, con poca esperienza e tanta voglia di mettermi in gioco. Oggi abbiamo costruito un Team formidabile che ha contribuito a farci conoscere sui social.
Sono un ragazzo di 24 anni mosso da una sfrenata passione per il digitale. In pochi hanno compreso appieno le potenzialità del web, per questo sto lavorando al massimo per creare lavoro laddove ancora non c’è. La vita è fatta di scelte: c’è chi si trova bene in una grande azienda, chi seguendo una routine e chi necessita ogni giorno di nuove sfide. Io sono uno di questi; mi piace creare e non eseguire, lavorare con un Team alla realizzazione di progetti innovativi e non svolgere ogni giorno le stesse mansioni. Mi interesso di tutto ciò che ha a che fare con marketing e comunicazione, web development e business development ed adoro particolarmente musica e lettura.
2. Ora che ti conosciamo un po’ meglio possiamo parlare della tua professione. Come hai iniziato la tua carriera? C’è stato un evento in particolare che ti ha fatto “scattare la scintilla”?
La mia nuova carriera è iniziata proprio nel 2015 con Friendz. Fino allo scorso anno ero uno studente al Corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie Industriali. Nonostante la mia passione per il web da quando avevo 15 anni, non ho mai pensato che potesse diventare un lavoro. Non ne avevo ancora capito le potenzialità purtroppo, d’altronde preferivo dedicarmi ai Videogame 😀 Nel 2014 ho iniziato a comprendere le possibilità lavorative che poteva offrire il digitale ed è iniziato il percorso verso la mia personale rivoluzione. Dopo qualche tentativo maldestro di creare un blog e dopo aver fatto dei lavori come freelance ho deciso che era giunto il momento di provare a fare qualcosa di più serio. Ho raccolto tutto il coraggio e mi sono proposto a Friendz, quando era ancora un’idea su di un PowerPoint. Da quel giorno è scattata la scintilla, ho finalmente capito che direzione seguire e che cosa mi sarebbe piaciuto veramente fare. In questi 8 mesi ho lavorato tanto, imparato infinite cose nuove ed mi sono creato un lavoro. Oggi ho fondato con diversi compagni di avventure tre piattaforme di servizi: 20smatter.it, evocoach.it e rinascimen.to.
3. Quanto tempo dedichi al tuo lavoro e come concili il tempo libero con quello lavorativo?
In questa fase della mia vita dedico almeno 12 ore al giorno al lavoro, molto spesso 15. È stancante, comporta molti sacrifici, ma garantisce soddisfazioni immense. Ogni giorno hai una carica di adrenalina e vivi nuove sfide, è tutto quel che posso desiderare. Come qualsiasi essere umano ho bisogno anche di svagarmi :-D… Una fidanzata che crede in quel che faccio ed i giusti amici sono tutto quel che mi serve per staccare la spina. Non voglio vivere tutta la vita così, ma i vent’anni sono il periodo giusto per provare a realizzare i propri sogni e devi mettercela proprio tutta per trasformarli in realtà.
4. Ci puoi descrivere la tua giornata “tipo”?
Mi sveglio di buon mattino, tra le 7.00 e le 8.00. Colazione per risvegliarmi ed essere in forma, poi mi siedo a PC. Pranzo quando capita, tra le 13.00 e le 15.00 in base a quando riesco a concludere i lavori. Dopo pranzo ricomincio a lavorare fino a cena, tra le 20.00 e le 21.00. Indovina cosa faccio dopo cena? Mi siedo nuovamente a PC fino a tarda notte.
In realtà quella che ho appena descritto è la giornata hard-style. Dato che è impossibile tenere questi ritmi 6 giorni alla settimana, ci sono giornate in cui mi trasferisco a lavorare con i miei compagni di avventure in location diverse da Milano, come sul Lago di Como o tra le montagne, alternando il lavoro a giri turistici. E poi c’è sempre quel giorno alla settimana in cui stacco la spina e mi diverto tutto il giorno, weekend dove parto e vado a trovare amici, serate dove si esce tutti insieme per chiacchierare bevendo una birra.
5. Parlaci degli strumenti che secondo te sono indispensabile per uno Startupper. Tu in particolare, quali usi?
Uno startupper deve essere un tuttofare, almeno per il primo anno di vita della sua startup. Sebbene ognuno abbia il suo ruolo, una conoscenze base del web dovrebbero averle tutti quanti. Ho iniziato a trovare fondamentali strumenti per la gestione degli impegni, del lavoro e del tempo. Attualmente uso questi strumenti:
- Google Drive per archiviare e condividere file/documenti
- Trello per organizzare i progetti in condivisione con i miei soci e suddividere gli impegni
- Skype per lavorare a distanza
- Teamviewer per la condivisione dei monitor a distanza
- Todoist per la gestione dei miei impegni, per stabilire le scadenze divise in priorità e per creare un sistema di reminder efficiente
6. Secondo te, quali sono le qualità che deve avere una persona che vuole lanciarsi nel mondo dell’imprenditoria?
Non deve avere paura di provarci, nessuno parte con la sicurezza di farcela ed avere successo. Serve intraprendenza, spirito di sacrificio, grandi capacità di lavorare in Team, positività nell’affrontare problemi e creatività nel trovare soluzioni. Bisogna avere l’umiltà di ricevere feedback da tutti, riflettere su che cosa si sta sbagliando e non intestardirsi nelle proprie decisioni.
7. Ti senti appagato dal tuo lavoro?
Decisamente sì. È quel che desidero in questo momento. Sto dando vita ai miei progetti e ai miei sogni, lavoro con un PC potenzialmente da qualsiasi parte del mondo e sono consapevole di operare in un settore con potenzialità economiche infinite. La mia sfida è riuscire ad emergere insieme ai compagni di avventura con cui collaboro ai miei diversi progetti e sto facendo di tutti per vincerla.
8. All’estero molti professionisti divulgano il loro reddito, ed esistono classifiche sugli stipendi dei top manager. Da noi il tema “soldi” è sempre stato visto come un tabù. Ci piacerebbe rompere questo tabù e parlare più concretamente delle possibilità economiche che offre questo lavoro. Non ti chiederò una cifra netta, ma sarebbe bello poterti collocare in uno di questi range di guadagno medio mensile: “0-1000” “1000-2000” “2000-3000” “oltre 3000”
Le possibilità del digitale sono enormi e possono portare a fatturati con 6 zeri dopo un paio di anni di lavoro. Non nascondo che questo obiettivo mi stuzzica molto, ma sto con i piedi per terra e pongo le basi per il mio futuro. Ad inizio 2015 ero uno studente che si era appena licenziato dal suo lavoro serale in pizzeria, con stipendio percepito di €0. In questi mesi ho lavorato sodo per concretizzare i miei progetti ed iniziare a porre le basi per l’indipendenza, congelando gli studi e dedicandomi completamente al nuovo lavoro. L’obiettivo per fine 2016 è di arrivare ad uno stipendio superiore ai €3000, oggi non è ancora possibile perché è necessario investire nella crescita dei progetti in corso.
Per concludere: la tua opinione
Spero che questo articolo, insieme alla favolosa intervista di Andrea, ti abbia chiarito le idee sul lavoro dello startupper. Se hai qualche domanda ti invito a commentare qui sotto, io e Andrea saremo felici di chiarire i tuoi dubbi. Ed ora sei pronto a guardare al tuo futuro?