La Rivoluzione Digitale, che ha avuto inizio negli anni ’90 del secolo scorso, continua ancora oggi. E si potrebbe dire che sia arrivata alla sua terza fase. La prima ha visto l’ingresso di internet sulla scena mondiale; la seconda l’avvento degli smartphone; la terza è andata oltre ed oggi si parla di dati, algoritmi, engagement. Tutto influenzato dai social e dai social condotto.
Ma è indubbio che le prime due fasi abbiano dato l’impulso maggiore alla rivoluzione tech. In particolare gli smartphone, che altro non hanno fatto che mixare tecnologia ed Internet. Tutto pur di sfruttare una rete che oggi conta oltre 4,5 miliardi di utenti.
Uno studio recente di HDBlog evidenzia che nel mondo chi possiede uno smartphone lo utilizza per più di cinque ore.
Significa che quasi due terzi di una giornata normale vengono vissuti in connessione con questi strumenti tecnologici che difatti hanno sostituito i classici PC, considerati finanche obsoleti dalle nuove generazioni abituate a connessioni praticamente tascabili. Il numero di utenti che acquista smartphone è in costante crescita, anche nell’ultimo triennio, per un mercato che non conosce crisi. D’altronde è questa la storia della tecnologia: da mezzo ausiliario ad insostituibile presenza per la vita dell’uomo. Lecito dunque chiedersi: gli utenti per cosa utilizzano gli smartphone?
In Italia il mercato di cellulari non conosce crisi davvero, così come un po’ dappertutto nel mondo. Venti milioni di persone, un italiano su tre, possiede un dispositivo tecnologico dal potenziale inimmaginabile.
Per cosa viene utilizzato?
Per le attività più disparate: di certo vanno per la maggiore le app di messaggistica, con Whatsapp che resiste ai colpi che Telegram e Signal cercano di dargli. Si tratta, assieme a Facebook ed Instagram, comunque dell’app più utilizzata, fino al 91% dei casi (fonte).
Viene poi tutto il resto: sui moderni dispositivi tecnologici, che hanno abbracciato la tecnologia 3D e che pompano il 4K, lo streaming HD e l’Intelligenza Artificiale, va di moda anche l’intrattenimento. Televisivo e seriale, ovviamente, con tante app dedicate. Ma anche videoludico: dai classici giochi disponibili sugli store alle esperienze alle piattaforme di gambling, un fenomeno già affermato per quanto ancora in espansione ed in ascesa anche per “merito” dell’ultime innovazioni tecnologiche dei casinò online.
Proprio con la pandemia smartphone e tablet sono diventati insostituibili per la didattica a distanza e data l’immediatezza del loro utilizzo anche per reperire informazioni e documentarsi: l’editoria, con l’avvento di questi strumenti, è diventata quasi del tutto digitale.