L’emergenza sanitaria che sta investendo il mondo intero negli ultimi mesi sta cambiando pesantemente le modalità di acquisto e di consumo delle persone.
In Italia soprattutto, i medi di lockdown hanno portato alla chiusura per 3 mesi di numerose attività quali negozi, bar e ristoranti, rendendo quindi impossibile incassare da vendite dirette nel punto vendita. Molti poi, situati nei centri storici e turistici delle città d’arte, risentono ancora oggi dei problemi di affluenza legata ai turisti stranieri.
Molti settori si sono riversati nel settore della vendita online, quindi affianco agli store e-commerce dei grandi brand, ecco spuntare sempre più piccoli e-commerce e piattaforme di vendita dei singoli negozi (magari non affiliati ad un brand unico).
Questo è un fenomeno che piano piano negli anni precedenti stava crescendo, ma che ha visto un’accelerazione importante proprio in questi mesi.
Alcuni dati sul cambiamento di comportamento degli utenti online
Da una ricerca di SEMRush di fine aprile, il noto software per la SEO ci dice che nel settore “Bellezza e Fitness” e nel settore “Salute” in sole 2 settimane la volatilità della SERP è passata da 3,2 punti a 6,5 punti, con un incremento del 130%.
Cosa significa questo? Che molti siti web hanno svolto azioni volte a migliorare i loro posizionamenti, applicando quello che nel marketing si chiama SEO (sia onsite che offsite) e quindi stimolando il motore di ricerca a posizionarli più in alto.
Come si può vedere nel grafico qui sotto nel mondo del fashion SEMRush rileva un +5% di accessi ai siti web e-commerce in tutto il mondo.
Semrush conclude il suo studio affermando che il coronavirus è stata una spinta a lungo termine per le aziende e-commerce in quanto il comportamento di acquisto degli utenti già avvezzi all’online si consolida maggiormente, mentre per chi non ci era abituato si è presentata l’opportunità di testare questo metodo di fare shopping.
E-commerce e fashion: come si evolve la moda online
Nel settore della moda da sempre c’è stata un po’ di riluttanza soprattutto fra i non giovani per via delle taglie e della possibilità di misurare i capi di abbigliamento o le scarpe scelte. Gli accessori come borse, cinte, cravatte e simili funzionano meglio proprio perché basta vedere foto e video per rendersi conto del prodotto.
Il settore in realtà ha avuto una grande spinta in avanti da e-commerce famosi come Zalando o Asos che hanno delle ottime policy di restituzione.
Oltre a questi brand però ci sono tantissimi e-commerce che offrono prodotti a prezzi scontati, con ottime policy di rimborso, che magari non hanno avuto la risonanza dei grossi brand.
Una soluzione ci viene data da siti aggregatori come stileo.it.
La loro funzione è quella di trovare i migliori ecommerce, confrontare le offrte e presentarle all’utente per ottimizzare il suo shopping online!
Ad esempio su Stileo c’è una sezione completamente dedicata alle Nike Jordan, come altre sezioni per altri brand, nel quale un fan di quella marca potrà trovare il meglio online al momento.
Insomma che dire, il trend del fashion e della moda acquistabili online era già in forte crescita. La situazione mondiale ci ha portato ad avere una crescita negli ultimi mesi dell’acquisto online ed oggi, quando sempre più negozi ed aziende si affacciano online, diventa difficile per l’utente trovare siti affidabili, con prezzi buoni e con politiche di reso accettabili. Per questo sono nati aggregatori come Stileo.