Tutela legale negli acquisti online: come funziona tra privati

Al giorno d’oggi, viviamo immersi in un contesto diametralmente opposto rispetto al passato. L’ambiente contemporaneo, infatti, è profondamente influenzato dal diffondersi della tecnologia in ogni branca della nostra società. Questo ha condotto alla diffusione di numerose opportunità e servizi a cui le persone possono avere accesso comodamente da casa. Tra i fenomeni più importanti diffusisi in questo particolare periodo di epocali rivoluzioni, troviamo sicuramente la diffusione delle piattaforme di compravendita di prodotti tra privati. Questi portali offrono la possibilità alle persone di monetizzare grazie alla vendita di oggetti inutilizzati di vario genere.

Sono diversi i vantaggi di questo approccio, nonostante sia bene sottolineare che ci sono molteplici aspetti da prendere in considerazione quando si sceglie di vendere qualcosa sulle suddette piattaforme. Tra queste, spicca la cura dell’annuncio in ogni sua parte. Al di là del fatto che il venditore provveda a descrivere minuziosamente lo stato dell’articolo all’acquirente e curare con zelo tutte le fasi successive all’acquisto, soprattutto la realizzazione del pacco (la pagina ufficiale di Imballaggi 2000, una delle aziende leader nel settore, mostra i materiali adeguati), possono sorgere dei contenziosi legati al pagamento, alla consegna o ad altri aspetti ed è bene per entrambe le parti sapere quali sono gli strumenti di tutela sanciti dalla legge.

Insomma, ormai quasi tutti acquistano –  o hanno acquistato almeno una volta – un prodotto online usato attraverso piattaforme che mettono in contatto venditori e acquirenti privati. Questi portali sono diventati sempre più semplici da usare nel corso di questi anni, rendendo simili transazioni estremamente semplici da attuare anche dai meno avvezzi. Tra app di settore e siti web ottimizzati in cui inserire semplicemente le parole chiave in grado di ricondurre al tipo di prodotto che si intende acquistare, la possibilità di poter chiudere un buon affare e acquistare (o vendere oggetti per conto proprio) si rivela estremamente allettante. Come detto, però, è bene tener conto degli elementi necessari per evitare delusioni e raggiri. Scopriremo, dunque, tutto ciò che c’è da sapere sulla tutela legale negli acquisti online tra privati.

Acquisti online tra privati: c’è tutela legale in questi casi? Tutto ciò che c’è da sapere

Come già precedentemente accennato, è altamente consigliato di prendere in considerazione i vari fattori coinvolti nella compravendita tra privati per potersi assicurare di eseguire transazioni sicure. Va detto, del resto, che sempre più spesso questo metodo di acquisto prevede anche l’esborso di cifre non esattamente irrisorie. Quando il venditore è un’azienda o una società, l’acquirente è tutelato dal codice del consumo. Quest’ultimo, presenta a sua volta una serie di tutele, tra cui spiccano il diritto di recesso e la garanzia biennale. Quando si acquista tra privati, è bene puntualizzarlo, tali forme di garanzia tendono a decadere.

In ogni caso, nonostante le tutele in caso di acquisto tra privati non siano equivalenti a quelle relative agli acquisti in negozio, la legge non scopre completamente tali forme di transazione. Le norme generali del Codice civile che tendono a disciplinare i negozi giuridici, infatti, si rivelano utili a casistiche di questo tipo. Insomma, anche il venditore ha degli obblighi nella compravendita tra privati, dovendo rispettare una serie di leggi imposte a garanzia e tutela di ogni tipo di negoziazione e trattativa.

Tra queste, spicca la tutela dell’affidamento, ossia il rispetto dell’aspettativa dell’acquirente, per la quale – a fronte di uno stato avanzato della negoziazione – si è tenuti a portare avanti l’affare fino a conclusione – Inoltre, l’acquirente è sempre tenuto a rispettare le regole di buona fede e correttezza, poste alla base di qualsivoglia tipologia di trattativa, a prescindere dal tipo di oggetto e dal contesto in cui si negozia.

Conclusioni

Nonostante le tutele, è importante comprendere che la compravendita tra privati presenti dei rischi e che, per questo motivo, occorra interfacciarsi ai portali di settore con cautela, tenendo conto delle possibili complicazioni, dei propri diritti e dell’attendibilità del proprio interlocutore.

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