Twitter è malato ecco quali sono i suoi problemi

Nonostante i numeri impressionanti il social network dell’uccellino fa fatica a far volare il proprio titolo in borsa. Malgrado i suoi 288 milioni di account attivi la struttura del sito sembra non essere adatta a generare ricavi dalla pubblicità. In questo articolo ti spiegherò quali sono i problemi che affliggono il servizio di micro blogging più famoso al mondo.

C’è chi cinguetta e chi niente

Su twitter ci sono due principali tipologie di utenti chi scrive e chi legge, non è per generalizzare il social network può essere utilizzato in moltissimi modi, può servire addirittura a far parlare una pianta ma questo vale per un piccolissima parte di utenti che ne fanno un uso creativo, gli altri si limitano a leggere oppure a farsi pubblicità. Il mondo delle twitter star è un mondo controverso, per twitter star si intendo quegli account che hanno moltissimi follower e che ben si guardano dal condividerli con gli altri. Per molti twitter diventa un modo per fare personal branding e per ottenere popolarità online. Tra chi scrive c’è chi diventa “famoso” grazie alle proprie forze e abilità, ma anche chi ci riesce utilizzando il materiale scritto da altri, prendi un link ci metti sotto una bella immagine ed il gioco è fatto, se lo fai con costanza e metodo vedrai i tuoi follower salire piano piano.
L’altra fetta della popolazione di twitter sono i lettori, persone che usano il sito per informarsi su quello che sta accadendo nel mondo in un preciso momento, oppure lo usano per seguire le proprie twitter star preferite. Queste persone scrivono di rado, al massimo rispondono a qualche tweet, attingono alle informazioni in maniera fugace e come potrai immaginare non sono il pubblico adatto al quale proporre messaggi pubblicitari.

Ma quindi chi segue chi e perché?

Forse non lo sai ma se capisci come funziona twitter ti rendi conto che le persone normali, quindi non personaggi televisivi, cantanti e chi più ne ha più ne metta, per ottenere la popolarità sul social si fanno una lotta spietata. Quello che intendo è che tra mettere una stellina e fare un ritweet c’è una bella differenza, quindi se ho tanti follower e tu scrivi un bel pensiero interessante su qualcosa che mi riguarda, io comunque non ti ritwitto neanche se muori; questo perché se uno dei miei follower legge quello che hai scritto e lo trova interessante potrebbe diventare anche un tuo follower, stiamo impazzendo? No vi giuro che è la verità.
Poi c’è anche chi ti segue solo per convenienza, ovvero se sul mio account twitter parlo di tecnologia ed un altro utente scrive più o meno delle mie stesse cose, se iniziamo a ritwittarci a vicenda è probabile che molti dei miei follower inizino a seguire lui e molti dei suoi inizino a seguire me, portando un vantaggio ad entrambi.
Cosa c’entra tutto questo con il microblogging, il social e tutto il resto? Personalmente penso nulla, sono solo meccanismi che distruggono l’idea alla base della piattaforma ovvero la condivisione di informazioni.

Chi cerca trova…Davvero?

Ma ragioniamo insieme, se cerco qualcosa su twitter lo trovo davvero? La risposta è dipende, se cerco tweet riguardo un evento in corso in questo momento, inserisco un hashtag nel campo di ricerca ed il gioco è fatto, ma se cercassi i tweet relativi ad un evento tenutosi sei mesi fa sarebbe un po’ come cercare un ago in un pagliaio. Su twitter praticamente c’è di tutto mai in questa moltitudine di contenuti diventa quasi impossibile trovare un’informazione realmente utile. Non c’è nessun tipo di organizzazione il che fa si che il 99% dei tweet vada a finire nel dimenticatoio nel giro di pochi minuti.

Troppa informazione significa non-informazione

Ti iscrivi, inizi a seguire una cinquantina di profili e la tua timeline si trasforma in una lista di notizie di cui non ti interessa nulla, tra quelle ce ne sono forse 5 o 6 degne di nota che se sei fortunato attireranno la tua attenzione, altrimenti ti passeranno sotto il naso e via. L’unica soluzione è utilizzare le liste, anche in quel caso non si ha il controllo completo sui contenuti ma si può in qualche modo fare un filtro per argomento o categoria.

Come farà twitter a monetizzare in futuro

Visti i problemi del sito attualmente l’unico vero modo per incrementare i guadagni è entrare nel mercato dell’analisi dei dati, twitter grazie al suo bacino di utenti è in grado di generare statistiche dettagliate su i più svariati argomenti, vuoi sapere chi vincerà un’elezione politica? Twitter potrebbe darti la risposta analizzando i tweet relativi all’argomento provenienti da una certa area geografica, non male vero? Al momento questo sembra il futuro del sito di micro blogging, ma la storia potrebbe anche finire in maniera differente, nel mondo di internet niente è per sempre e anche i colossi possono conoscere una rapida ascesa, staremo a vedere.

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