Una serata con Xbox One

Inizio col dire che questo articolo non è una recensione, ma un resoconto delle mie prime impressione sulla nuova console Microsoft; per la recensione completa vi prego di pazientare ancora qualche giorno, intanto potete divertirvi un po’ leggendo della mia prima serata con Xbox One.

Finalmente è arrivata nei negozi, l’attesa ha contribuito a far crescere ancora di più la voglia di mettere le mani su questa nuova generazione di console. La confezione è davvero notevole, con il logo Xbox stampato su qualsiasi pezzo di cartone. Aperta la scatola la prima cosa che ci si trova davanti è il nuovo Kinect, che è tanto elegante quanto generoso nelle dimensioni, anche il cavo per connetterlo alla console ha un diametro notevole, un dettaglio che può darci un’indicazione sulla mole di dati ed informazioni che vengono inviati costantemente ad Xbox One. Il nuovo Kinect non sembra affatto un giocattolo come il suo predecessore e si presenta bene fin da subito, il problema però è trovare un modo per tenerlo fermo sopra la TV. Purtroppo all’interno della scatola non c’è nessun accessorio che permetta di fissarlo e quindi bisogna acquistare questo supporto per circa 20$ che sarà disponibile dal 4 dicembre. Ovviamente potete sempre posizionare il kinect come consigliato da Microsoft, ma per chi ha la TV attaccata alla parete con una staffa, il supporto è la soluzione più comoda.
Continuando con il nostro unboxing troviamo cuffie, controller, un foglio molto essenziale dove viene spiegato come collegare la console, il codice per il download digitale del gioco in bundle (Con Forza c’è anche un altro codice che permette di scaricare un pacchetto macchine aggiuntivo) e l’alimentatore, che ricorda per forma e dimensioni quello in dotazione con la prima Xbox 360. Sotto un altro strato di cartone c’è la console. Il design si è vero ricorda quello di un video registratore, ma è bella così com’è, semplice e spartana, senza fronzoli, essenziale e potente, basta poco per innamorarsene.

Inizio a collegarla, il kinect per ora torna nella scatola, del resto se ne ho fatto a meno fino ad oggi posso anche aspettare qualche altro giorno per provarlo. Collego l’alimentazione, il cavo HDMI, il cavo ethernet ed è già pronta per la prima accensione, appoggio il dito sul tasto Xbox e vedo illuminarsi il logo di bianco, è davvero bellissima, adesso mettiamoci comodi e… aspettiamo.
Il primo pensiero una volta accesa è stato, “ok è rotta”, infatti l’Xbox One impiega più o meno un minuto per accendersi, una procedura di boot non certo immediata. In quell’interminabile minuto è un po’ come se ti scorresse davanti tutta la tua vita, i tuoi genitori che ti dicevano smettila di buttare soldi con queste stupidaggini, la tua ragazza che democraticamente minacciava di lasciarti se succedeva ancora, i tuoi colleghi che ti avrebbero preso in giro fino allo sfinimento per aver comprato una console rotta e poi vedi lui, il commesso del negozio, che non te la raccontava giusta fin dall’inizio e tutti i tuoi timori sulla scatola ammaccata sembrano trasformasi in realtà, quando finalmente si accende!

Posso iniziare a giocare, imposto la lingua e dove vivo e poi appare una bella schermata, con scritto “è ora di aggiornare”, quindi freno l’euforia e poso pazientemente il controller per scaricare i Primi 500 MB.
Dopo l’aggiornamento ecco finalmente la dashboard della nuova Xbox, in perfetto stile Windows 8. Prendo familiarità con la nuova interfaccia e riscatto il codice di Forza 5, parte un download interminabile, ma ero preparato anche a questo. è arrivato il momento di scartare la copia di Call Of Duty: Ghost.

Le nuove confezioni dei giochi Xbox One esteticamente sono stupende, l’unica pecca è che all’interno non è presente neanche uno straccio di manuale di gioco, solo il disco e due inutili foglietti. Certo nessuno legge i manuali dei giochi, ma trovarlo all’interno di una scatola dava l’idea di avere tra le mani un prodotto più curato e non un DVD da 5€. In ogni caso lo inserisco nella console, impugno di nuovo il controller e questa volta sono pronto a giocare, avvio COD e di nuovo ci risiamo, 1,2 GB di aggiornamenti più il tempo di installazione del gioco. Ok è ora di cena vado a prendere una pizza.

Dopo circa un’oretta rieccomi di nuovo davanti all’Xbox, Call of Duty è arrivato al 50% dell’installazione ed è finalmente avviabile, entro nel multiplayer e passo ore a giocare. Il controller è più leggero rispetto a quello della 360 ma le quaranta differenze pubblicizzate da Microsoft non si fanno affatto notare. La grafica del gioco essendo un titolo multipiattaforma sviluppato anche per le vecchie generazioni, è notevole ma non lascia a bocca aperta, insomma COD è divertente ma è sempre COD. Torno alla dashboard, è mezza notte passata, doccia veloce e intanto lascio la console accesa per scaricare Forza.

Una volta tornato leggo che Forza è al 25%, ma già avviabile, non posso non farci una partita. Mi lancio in pista con la Mclaren P1 ed è solo li che noto le differenze con il vecchio controller, i grilletti vibrano in base a quanto vengono premuti e l’intero controller ha una vibrazione più “intelligente”, è fenomenale! Acquisto la prima macchina e inizio la prima competizione, la porto a termine, vinco l’oro, si sono un pilota, vai così facciamo un’altra gara! Premo “A” per continuare e…”attendere sto installando il contenuto”. Vengo afflitto da un’attacco di rabbia da pubblicità di YouTube e rassegnato me ne vado a letto. Sogno di download interminabili e di giochi intervallati dalla pubblicità della Wind di Panariello, mi sveglio e per fortuna era solo un sogno, più o meno.

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